Qualità dell’aria: i controlli proseguono e il dialogo resta aperto
La visita di Report a Genova ha sottolineato l'importanza del tema della qualità dell’aria. Arpal continua i controlli e rafforza il dialogo con cittadini, enti e istituzioni, condividendo dati e metodi.
La visita di Report e le attività in corso
Nei giorni scorsi la trasmissione Report (RAI 3) è stata a Genova per approfondire il tema della qualità dell’aria nelle città portuali. La redazione ha chiuso i suoi servizi incontrando il personale tecnico di Arpal per conoscere da vicino come si svolgono i controlli, quali sono le principali fonti emissive e come si collocano i valori misurati rispetto ai limiti attuali e futuri.

Di fronte alla cabina di via Buozzi e alla mini-cabina di via Bari, a Genova, i dirigenti Stefano Lottici e Massimiliano Pescetto (come mostrato nell'immagine) hanno illustrato le attività di monitoraggio sulla qualità dell’aria, svolte secondo le metodiche previste dalla normativa e verificate con gli interconfronti del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente. Le misure sono effettuate tramite stazioni fisse e con campagne dedicate nelle aree più opportune della città, oltre alla sperimentazione di nuove misurazioni su inquinanti emergenti, come il black carbon, un componente già riconosciuto nella Direttiva europea 2024/2881.
Il confronto con il territorio
Sempre sul tema della qualità dell'aria Arpal è stata invitata a un incontro, promosso dalla Rete Associazioni San Teodoro e denso di informazioni: dalla presentazione di un articolo su "Città, aria e porti" ai prossimi appuntamenti istituzionali con i diversi tavoli in cui l'associazione è presente.
La numerosità degli argomenti trattati ha impedito all’ing. Pescetto di completare il ragionamento in merito all'utilizzo dei campionatori diffusivi, che sono alcuni degli strumenti più utilizzati nei progetti di scienza popolare. "Arpal utilizza i radielli per misure indicative dei BTX (benzene, toluene e xilene) poiché la metodica analitica riprende quanto previsto dal metodo di riferimento per gli analizzatori automatici (gas-cromatografia), circostanza che non è invece prevista per il biossido di azoto".
La ditta costruttrice, infatti, indica un determinato intervallo di temperatura, umidità e concentrazione, accanto a una durata di esposizione, in cui il campionatore passivo deve operare, condizioni frequentemente non rispettate in campo. I valori così misurati possono essere in eccesso o in difetto: come evidenziato dallo stesso fornitore nel manuale d’uso, i risultati di NO2 possono perciò differire da quelli prodotti dalla strumentazione di riferimento (strumentazione automatica a chemiluminescenza secondo il metodo di riferimento di cui al D.Lgs 155/2010).
Per questo motivo, i radielli sono utilissimi a fini di sensibilizzazione e per ottenere indicazioni qualitative in assenza di altri strumenti, ma i numeri che si ricavano devono essere utilizzati con le dovute cautele (sia che riscontrino misure in difetto che in eccesso). Inoltre non possono rispondere alla verifica dei limiti orari stabiliti per gli effetti acuti, o di quelli giornalieri che verranno introdotti con il recepimento della nuova direttiva europea.
Un impegno condiviso
Come confermato anche dall'ing. Federico Grasso, Arpal continuerà a monitorare la qualità dell’aria, a rendere pubblici i dati e a favorire il dialogo costruttivo con la cittadinanza, di cui anche il personale di Agenzia fa parte. L’obiettivo comune è migliorare la conoscenza del territorio e supportare scelte efficaci per la tutela della salute e dell’ambiente da parte degli enti e delle istituzioni.

