Amianto
Gestione del rischio amianto
Sulla base delle indagini ambientali svolte da Cociv in fase di progettazione dell’opera e delle carte geologiche regionali, è stato previsto che i lavori del Terzo Valico dei Giovi avrebbero compreso l’effettuazione di scavi in litologie ofiolitiche (c.d. Pietre Verdi) con possibilità di presenza di fibre di amianto.
Limiti di legge La normativa (D.M. 161/2012) stabilisce che, per l'utilizzo dei materiali da scavo come sottoprodotti, il rispetto dei requisiti di qualità ambientale è garantito quando il contenuto di amianto all'interno dei materiali da scavo sia inferiore al valore limite di 1000 mg/Kg (1000 ppm, parti per milione). Non vi è invece alcun riferimento normativo per la concentrazione di amianto in aria negli ambienti out-door. Gli Enti Istituzionali preposti al controllo dell’opera hanno ritenuto opportuno considerare come valore limite di riferimento in ambiente di vita esterno la concentrazione di amianto aerodisperso di 1 ff/l (1 fibra di amianto per litro di aria) misurato in Sem (Microscopio a scansione elettronica), valore indicato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità - Air Quality Guidelines, 2000) . |
Dal 2013 Arpal esegue, quindi, l’attività di accompagnamento ambientale all’opera fornendo il supporto tecnico all’Osservatorio Ambientale e al Gruppo di Lavoro Tematico per la gestione del rischio amianto.
In particolare, nell’ambito dei lavori del Gruppo di Lavoro Amianto, Arpal ha partecipato alla redazione del “Protocollo di Gestione Amianto”, approvato in data 27 giugno 2014 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con determina prot. DVA-2014-0021283. Tale protocollo definisce le modalità per la caratterizzazione dei materiali in fase di scavo e per il monitoraggio della qualità dell’aria in ante e corso d’opera.
Per quanto attiene alla materia delle terre e rocce da scavo, le strutture di Arpal svolgono sopralluoghi, campionamenti e analisi dei materiali di scavo sia nei cantieri di produzione che nei cantieri di destinazione degli stessi. Il parametro amianto non è stato ricercato laddove la litologia esclude in modo assoluto la possibilità di rinvenire tale minerale all’interno dell’ammasso roccioso.
Arpal effettua inoltre con frequenza non programmata sopralluoghi, attività di monitoraggio in campo con prelievo e analisi di campioni di aria per il controllo delle fibre aerodisperse in corrispondenza dei punti di monitoraggio stabiliti nel “Protocollo di Gestione Amianto”. Sui campionamenti programmati che Cociv effettua con le frequenze stabilite dal “Protocollo di Gestione Amianto” Arpal esegue controanalisi di verifica.
La frequenza dei controlli di Arpal è casuale quando le attività di scavo avvengono in siti con bassa probabilità di incontrare pietre verdi e in modo specifico e più intenso quando lo scavo avviene in pietre verdi e in particolare se si verifica il ritrovamento di fibre di amianto.
Tale situazione si è verificata nel cantiere di Cravasco a partire da metà luglio 2015.
A seguito del ritrovamento di fibre di amianto nelle terre e rocce di scavo di tale sito è stato attivato un gruppo di lavoro Asl/Arpal/Cociv con la specifica finalità di implementare e dettagliare le procedure di gestione dell’amianto in cantiere, sia come contenimento della possibile dispersione di fibre all’interno della galleria e del cantiere (sicurezza dei lavoratori) sia come gestione dei materiali estratti. In questo ambito di controllo della sicurezza dei lavoratori Arpal non opera per competenza diretta ma come supporto tecnico all’ente competente, la Asl.
La gestione della problematica amianto
Cantiere operativo di Fegino (COL2 e COL2 bis)
Nel corso del secondo trimestre 2017 è stato ultimato lo scavo del tratto di galleria afferente alla WBS GN13 ed è iniziato lo scavo del tratto relativo alla WBS GN15A. Continua inoltre lo scavo dei tratti relativi alle WBS GN22D e GN23C, sia in direzione nord che sud.
Riguardo al fronte di scavo in direzione sud, relativo alla WBS GN22D, in data 24/06/17 è stata riscontrata la presenza di pietre verdi alla pk 0+996,00 (nota ARPAL 18658 del 26/06/17). Tale ritrovamento è in linea con quanto indicato dal modello geologico, il quale prevedeva l’incontro di argilloscisti con inclusioni di metacalcari, seguiti dal contatto con la formazione dei metabasalti del Monte Figogna. Gli accertamenti analitici volti a determinare la presenza e l’eventuale concentrazione di amianto al fronte di scavo sono a oggi in corso.
Tutti gli altri fronti scavati nel corso del secondo trimestre 2017 hanno continuato ad attraversare la litologia degli argilloscisti di Murta non evidenziando quindi variazioni litologiche.
Di seguito si riporta un breve riassunto delle attività svolte da ARPAL nel corso del secondo trimestre 2017.
In data 10/04/17, alla pk 1+036,60 del tratto sud della galleria relativa alla WBS GN22D, è stata rilevata sul fronte di scavo la presenza di trovanti riconducibili alla formazione dei metacalcari di Erzelli (verbale al fronte di scavo n. 278). La presenza della sequenza litologica dei metacalcari si è manifestata anche nei successivi fronti di scavo sotto forma di ritrovamenti puntuali. Le analisi eseguite dal DISTAV sul materiale campionato al fronte di scavo in data 20/04/17 alla pk 1+031,00, hanno evidenziato la presenza di amianto in concentrazione <100 mg/kg: limite di quantificazione della metodica in uso dal laboratorio, basata sulla tecnica SEM (RdP DISTAV 20170420‐18‐GN22D Sud del 24/04/17). L’analisi di un nuovo campione, prelevato dal fronte di scavo in data 25/04/17 e alla pk 1+018,40, non ha rilevato la presenza di amianto (RdP DISTAV 20170425‐19‐GN22D Sud del 26/04/17).
Al fine di affinare il quadro conoscitivo delle caratteristiche dell’ammasso roccioso e di determinare la distanza effettiva del contatto stratigrafico con i metabasalti, COCIV ha eseguito il sondaggio esplorativo FIV_01 in avanzamento dal fronte di scavo sud della galleria afferente alla WBS GN22D, a partire dalla pk 1+018,40 fino alla pk 0+968,40 (50 m). All’ultimazione del sondaggio geognostico, in data 04/05/17, tecnici geologi ARPAL si sono recati presso il cantiere per visionare le cassette catalogatrici.
L’ispezione della carote ha evidenziato a 39,40 m il passaggio netto dagli argilloscisti fittamente foliati della formazione degli argilloscisti di Costagiutta ai metasedimenti silicei rossastri della formazione dei metasedimenti silicei della Madonna della Guardia. A 41,40 m vi è il contatto stratigrafico con i metabasalti verdastri, spesso a struttura breccioide, riconducibili alla formazione dei metabasalti del Monte Figogna. Quest’ultimo litotipo è di tipo ofiolitico e, a differenza dei precedenti, da considerarsi a rischio amianto, ancorché a bassa probabilità di occorrenza. Maggiori dettagli sono consultabili nel resoconto ARPAL del 04/05/17, nel documento allegato alla presente relazione (2017-05-04_fiv01_resoconto).
Durante il sopralluogo, COCIV ha prelevato una serie di campioni a giudizio per la determinazione del parametro amianto. Di questi, solo il campione prelevato a 41,50 m dal fronte di scavo ha evidenziato la presenza di amianto in concentrazione pari a 160 ± 60 mg/kg (RdP DISTAV 20170504_28_GN22D Sud).
I lavori di scavo presso il cantiere COL2 sono ricominciati in data 12/06/17 (nota prot. ARPAL n. 17138 del 12/06/17).
Il ritrovamento effettivo di pietre verdi al fronte sud del tratto relativo alla WBS GN22D è avvenuto alla pk 0+996,00, con circa 20 metri di anticipo rispetto a quanto previsto sulla base dei risultati dell’attività geognostica.
Fibre di amianto aerodisperso
Nel periodo di riferimento, ARPAL ha effettuato la verifica dei dati caricati da COCIV sul portale SIGMAP relativamente a:
Cantiere COL2:
- AMI_GE-012: punto sorgente, terrazzino antistante all’imbocco della galleria;
- AMI_GE-005: punto di prima cintura, via Salita Cà dei Trenta n°35;
- AMI_GE-004: punto di seconda cintura, via Salita della Cittadina n°13–17, interessato dal solo monitoraggio in fase ante-operam
Cantiere COL2 bis:
- AMI_GE-015: punto sorgente, dinanzi all’imbocco della galleria;
- AMI_GE-016: punto di prima cintura, giardino privato adiacente il cantiere.
Durante il secondo trimestre 2017, i valori di concentrazione di fibre di amianto aerodisperso presso tutti i punti di monitoraggio in ambiente di vita sono risultati ≤0,2 ff/l. Concentrazioni simili sono riscontrabili considerando anche il primo trimestre 2017 (≤0,2 ff/l) e sono compatibili con i valori misurati in fase ante-operam (≤0,5 ff/l, dati SIGMAP disponibili al 20/06/17).
Il 28/06/17, i punti AMI_GE-005, AMI_GE-012 e AMI_GE-015 sono stati oggetto di un campionamento da parte di ARPAL per la verifica delle concentrazioni di fibre di amianto aerodisperse (verbale 2017-06-28-VC in allegato). I riferimenti di tali campioni e delle relative analisi sono riportati nella successiva tabella.
Sito |
Data |
Amianto (ff/l) |
Codice campione |
Rapporto di prova |
AMI_GE-005 Sorgente |
28/06/17 |
<0.1 |
16504 |
20170016957 del 05/07/17 |
AMI_GE-012 Prima cintura |
28/06/17 |
N.R. |
16505 |
20170017032 del 06/07/17 |
AMI_GE-015 Sorgente |
28/06/17 |
<0.1 |
16506 |
20170016958 del 05/07/17 |
A seguito del ritrovamento di pietre verdi evidenziato dal sondaggio geognostico avvenuto sul fronte di scavo relativo alla WBS GN22D sud del cantiere COL2, essendovi la possibilità che COCIV debba gestire come sottoprodotto materiale da scavo contenente amianto con concentrazioni inferiori alla soglia di 1000 mg/kg dettata dal DM 161/2012 quale limite di riferimento, in data 26/05/2017 è stato effettuato un sopralluogo congiunto ARPAL, COCIV, Osservatorio Ambientale, presso il sito di destinazione di tali terre e rocce rappresentato dalla Cava Acquafredda di Acquafredda S.r.l. nel comune di Castiglione Chiavarese (GE) (il verbale 2017-05-26-OA è allegato). Il sopralluogo è stato finalizzato a identificare i seguenti punti di monitoraggio in ambiente di vita per la determinazione delle fibre di amianto aerodisperse con le modalità previste dal “Protocollo di monitoraggio delle fibre areodisperse di amianto – Depositi terre e rocce da scavo Regione Piemonte”, rev. 17/03/2017:
- AMI_CC-001: punto sorgente, situato nella strada di accesso all’area di abbancamento;
- AMI_CC-002: punto di prima cintura, situato nei pressi del magazzino della cava;
- AMI_CC-003: punto di seconda cintura, situato nei pressi della frazione Masso in V. Acquafredda all’altezza dei civici n. 23 e 24.
Nel mese di giugno, presso il sito di Cava Acquafredda è stato eseguito da COCIV il monitoraggio ante-operam sui punti di prima e seconda cintura (rispettivamente AMI_CC-002 e AMI_CC-003) che ha evidenziato concentrazioni <0.3 ff/l.
Con le medesime motivazioni, in data 29/06/17, è stato effettuato un sopralluogo congiunto con Osservatorio Ambientale e COCIV presso il futuro sito di destinazione di ex Cava Vecchie Fornaci, nel comune di Genova. Sul posto sono stati individuati un possibile punto sorgente e un punto di prima cintura per il monitoraggio di fibre di amianto aerodisperso (rispettivamente AMI_GE-020 e AMI_GE-021). Per il punto di prima cintura, il monitoraggio ante-operam è previsto per settembre 2017 (il verbale 2017-06-29-OA è allegato).
Si segnala inoltre lo spostamento del punto di seconda cintura AMI_GE-018 afferente al cantiere COL2 bis presso il giardino dell’abitazione in salita Balilla Grillotti n°8 a causa di indisponibilità del recettore precedentemente individuato. Il nuovo punto è stato approvato dall’Osservatorio Ambientale a seguito di un sopralluogo congiunto con ARPAL e COCIV in data 29/06/17.
Terre e rocce da scavo
La concentrazione di amianto nelle terre e rocce scavate è stata determinata in due campioni prelevati dalle ribaltine presenti presso il cantiere COL2 in data 02/05/17, in entrambi il materiale apparteneva alla litologia degli argilloscisti e l’amianto è risultato essere assente. Maggiori dettagli sono riportati nella sezione relativa alle terre e rocce da scavo.
Cantiere di servizio di Cravasco (CSL2)
Nel corso del secondo trimestre 2017 è stato ultimato lo scavo del camerone di frantumazione afferente alla WBS GN15H. Perpendicolarmente a tale camerone, sul lato occidentale, andrà scavato un ulteriore camerone per l’interconnessione con le due canne della futura galleria di valico.
Il materiale scavato ha continuato ad appartenere alla formazione delle meta-argilliti non evidenziando variazioni litologiche e quindi criticità relativamente al parametro amianto.
A scopo geognostico, nei primi giorni di giugno COCIV ha eseguito il sondaggio FCR_9 dalla pk 0+009 alla pk 0+087 (78 m) in avanzamento per l’intera lunghezza del camerone di interconnessione.
Le cassette catalogatrici sono state visionate in data 16/06/17 da personale COCIV e dai tecnici geologi ARPAL. La stratigrafia è risultata costituita in prevalenza da argilliti appartenenti all’estesa fascia milonitica all’interno della Zona Sestri-Voltaggio che coinvolge le unità tettoniche ‘Gazzo-Isoverde’ e ‘Cravasco-Voltaggio. In alcuni tratti isolati, sono risultati presenti livelli ofiolitici (c.d. ‘Pietre verdi’ secondo la normativa nazionale di cui al D.M. 14.05.06 e regionale di cui alla D.C.R. 105/96), costituiti perlopiù da brecce serpentinitiche con talco-cloritoscisti, corrispondenti alla formazione delle ‘Serpentiniti e serpentinoscisti’ dell’Unità Cravasco-Voltaggio
Il personale COCIV e i tecnici ARPAL hanno proceduto al prelievo di alcuni campioni per la determinazione del parametro amianto, le cui determinazioni analitiche confermano la presenza di amianto, ancorché in concentrazioni molto variabili, che vanno da valori inferiori al limite di quantificazione (<120 mg/kg) a molto elevati (>10000 mg/kg), a fronte di un limite di legge di 1000 mg/kg (D.Lgs.152/06 All.5 1A-B e D.M. 161/2012).
Fibre di amianto aerodisperso
Nel periodo di riferimento, ARPAL ha effettuato sia la verifica dei dati caricati da COCIV sul portale SIGMAP, sia il campionamento e le analisi sui quattro punti in ambiente di vita previsti dal Protocollo di Gestione Amianto.
In particolare i punti oggetto di monitoraggio presso il cantiere CSL2 sono:
- AMI_CM-004: punto “sorgente” posizionato in prossimità dell’imbocco della galleria;
- AMI_CM-001: punto di prima cintura, strada provinciale (SP6) di accesso al cantiere;
- AMI_CM-003: punto di seconda cintura, via Cravasco n°1, nei pressi di Cava Castellaro;
- AMI_CM-002: punto di seconda cintura, Piazzale Don Parodi n°25, nei pressi della chiesa diCravasco.
Dall’analisi dei dati SIGMAP, le concentrazioni di fibre di amianto aerodisperso sono risultate <0,1 ff/L considerando il solo secondo trimestre 2017 e ≤0,3 ff/l considerando i dati dall’inizio del 2017. Tali valori risultano paragonabili a quelli ottenuti durante il monitoraggio ante-operam (≤0,2 ff/l).
Sui campioni prelevati da personale ARPAL in data 02/05/17, le concentrazioni di fibre di amianto aerodisperso sono risultate essere <0,1 ff/l, limite di quantificazione della metodica analitica, basata sulla tecnica SEM. I riferimenti di tali campioni e delle relative analisi sono riportati nella tabella seguente.
Sito |
Data |
Amianto (ff/l) |
Codice campione |
Rapporto di prova |
AMI_CM-004 Sorgente |
02/05/17 |
<0.1 |
10547 |
201700010828 del 05/05/17 |
AMI_CM-001 Prima cintura |
02/05/17 |
<0.1 |
10544 |
201700010825 del 05/05/17 |
AMI_CM-003 Seconda cintura (cava) |
02/05/17 |
<0.1 |
10546 |
201700010827 del 05/05/17 |
AM_CM-002 Seconda cintura (chiesa) |
02/05/17 |
<0.1 |
10545 |
201700010826 del 05/05/17 |
Terre e rocce da scavo
La concentrazione di amianto nelle terre e rocce scavate è stata determinata in un campione prelevato dalla ribaltina presente presso il cantiere CSL2 in data 10/05/17, il materiale apparteneva alla litologia degli argilloscisti e l’amianto è risultato essere assente. Maggiori dettagli sono riportati nella sezione relativa alle terre e rocce da scavo.
Cantiere operativo di Polcevera (COL3)
In data 07/06/17, lo scavo del tratto di galleria afferente alla WBS GN14C lato sud era ferma alla pk 5+136,97; era invece in corso lo scavo dei tratti relativi alle WBS GN14E lato nord, GN15C lato sud, GN15F lato nord che avevano raggiunto rispettivamente le pk 5+461,10, 4+971,72 e 5+589,57. La litologia incontrata non risulta riconducibile a sequenze ofiolitiche appartenendo sempre alla formazione delle meta-argilliti.
Fibre di amianto aerodisperso
Il controllo delle concentrazione di fibre di amianto aerodisperso determinate nell’ambito di applicazione del piano di monitoraggio e caricate da COCIV sulla piattaforma SIGMAP, evidenzia una concentrazione sempre <0,1 ff/l per il secondo trimestre del 2017. Il medesimo valore è riscontrabile considerando l’intero 2017.
Galleria di accesso a cava Vecchie Fornaci (AD91)
In data 24/05/17, lo scavo della galleria afferente alla WBS AD91 ha raggiunto la pk 0+259, la litologia incontrata finora risulta essere quella delle dolomie del Monte Gazzo. L’ultimazione della galleria è prevista per novembre 2017.
Fibre di amianto aerodisperso
Il controllo delle concentrazione di fibre di amianto aerodisperso determinate nell’ambito di applicazione del piano di monitoraggio e caricate da COCIV sulla piattaforma SIGMAP, evidenzia una concentrazione massima di 0,1 ff/l per il secondo trimestre del 2017. Tale valore massimo, considerando l’intero 2017, aumenta a 1,0 ff/l a causa di un valore isolato misurato il 18/01/17, già segnalato nella precedente relazione trimestrale.
L’esito dei controlli effettuato dal personale ARPAL mediante prelievo e analisi è risultato in concentrazioni <0,1 ff/l, limite di quantificazione della metodica analitica, basata sulla tecnica SEM. I riferimenti di tali campioni e delle relative analisi sono riportati nella tabella sottostante
Sito |
Data |
Amianto (ff/l) |
Codice campione |
Rapporto di prova |
AMI-GE-019 Sorgente |
11/04/17 |
<0.1 |
8502 |
20170009392 del 21/04/17 |
AMI-GE-011 Prima cintura |
11/04/17 |
<0.1 |
8501 |
20170009391 del 21/04/17 |
Terre e rocce da scavo
La concentrazione di amianto nelle terre e rocce scavate è stata determinata in un campione prelevato dalla ribaltina presente presso il cantiere AD91 in data 24/05/17, il materiale apparteneva alla litologia delle dolomie e l’amianto è risultato essere assente. Maggiori dettagli sono riportati nella sezione relativa alle terre e rocce da scavo.
Cantiere operativo Castagnola (COP2)
Il Cantiere Operativo Castagnola (COP2), situato nel Comune di Fraconalto in Provincia di Alessandria prevede da protocollo amianto tre punti di monitoraggio della concentrazione delle fibre di amianto aerodisperso (AMI_FR-003, AMI_FR-004 e AMI_FR-005) ubicati in Regione Piemonte.
Tuttavia, vista la vicinanza del cantiere all’abitato ligure, in data 05/06/17, su richiesta ARPAL, è stato eseguito un sopralluogo congiunto tra ARPAL, COCIV, ASL3 e Osservatorio Ambientale allo scopo di identificare un punto di seconda cintura all’interno del territorio della Regione Liguria.
Tale punto, identificato con il codice AMI_RO-001, è stato ubicato all’interno del giardino della prima abitazione privata sita sulla destra lungo la strada che sale alla frazione di Vallecalda, in comune di Ronco Scrivia e sarà soggetto ai criteri del Protocollo Amianto della Regione Piemonte (il verbale 2017-06-05-OA è allegato).
Infine, poiché il cantiere sta scavando in presenza di pietre verdi, non sarà possibile eseguire una campagna ante-operam per il punto di monitoraggio identificato. Il punto attualmente è in attesa di essere attivato.
Anagrafica delle stazioni di monitoraggio - comune di Campomorone
Cod. Punto |
Indirizzo |
AMI_CM 001 | S.P. n° 6 - strada |
AMI_CM 002 | Soc. Operaia Cattolica - chiesa |
AMI_CM_003 | Via Cravasco n°1 c/o Cava Castellaro |
AMI_CM 004 | cantiere |
Sopralluoghi e risultati analitici: matrice aria