Allerta gialla: le situazioni che si possono creare, l'esempio di lunedì 5 giugno
Lunedì, dopo 4 mesi, una parte della Liguria è tornata per 8 ore in allerta gialla per temporali.
Domenica, in uno scenario di instabilità (=possibilità di temporali) diffusa in tutto il nord Italia, uno dei modelli ad alta definizione del Centro Meteo ha proposto, per due uscite successive (mattino e pomeriggio), segnali temporaleschi che, sulla nostra regione, non si vedevano da tempo; la storia della Liguria, e soprattutto le procedure nazionali, impediscono di ignorarli. In particolare, rilevante è stata la seguente ipotesi di precipitazione:
Le macchie rosse indicano possibili rovesci in tre ore superiori ai 100 mm: la prima immagine va dalle 8 alle 11, la seconda dalle 11 alle 14.
L’allerta gialla per temporali segnala la possibilità di effetti al suolo dovuti ad alta probabilità di temporali forti. Non il “temporale da caldo” - pochi minuti anche molto intensi, ma che difficilmente hanno conseguenze al suolo - ma fenomeni più duraturi, potenzialmente pericolosi, che lunedì non si sono sviluppati. Come spesso capita per i temporali, infatti, basta una piccolissima variazione di vento, temperatura, pressione o posizionamento, per dare origine a scenari completamente differenti.
L’allerta gialla per temporali è il livello più basso di allerta, e riguarda solo una piccola porzione di territorio, mentre altrove è solo nuvoloso o addirittura fa capolino il sole.
Guarda lo spot riassuntivo delle situazioni che si possono creare:
https://www.youtube.com/watch?v=h4gnircnCbQ