Settimana ricca di appuntamenti per i tecnici del Centro Meteo Arpal
Importanti appuntamenti di approfondimento scientifico attendono questa settimana il personale del Centro Funzionale Meteo Idrologico di Arpal.
Da lunedì 5 a venerdì 9 luglio esperti e ricercatori di tutto il continente discuteranno di fenomeni temporaleschi intensi, della loro previsione, degli impatti che questi eventi possono provocare all’interno del Congresso (virtuale) dell’European Severe Storms Laboratory (ESSL). Fra i vari specialisti del settore parteciperà anche il nostro Enrico Sollazzo, uno dei previsori del Centro Meteo Arpal.
Dal 6 all’8 luglio, sempre in modalità online, si svolgerà invece il quarto Convegno Nazionale di Radarmeteorologia RadMet2021, organizzato localmente da Consorzio Lamma (sede virtuale a Firenze) e CNR IBE, in affiancamento allo storico gruppo di Arpa Piemonte, Arpae Emilia-Romagna, Dipartimento della Protezione Civile (DPC), Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) del CNR, CETEMPS e Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni della Sapienza Università di Roma.
Gli interventi di Arpal previsti sono due, entrambi fissati per domani, martedì 6 luglio: nella sessione 3 dal titolo “Il radar meteorologico per la previsione di criticità idro-geologiche e per la sicurezza dei trasporti e delle infrastrutture”, Martina Raffellini, Federica Martina e Francesca Giannoni, insieme a Francesco Silvestro e Nicola Rebora di CIMA, affronteranno il tema del miglioramento della predicibilità delle piene nei bacini di piccole dimensioni attraverso l’impiego di tecniche di nowcasting. Il CFMI infatti utilizza un prodotto basato sull’utilizzo di dati radar, chiamato “Catena Piccoli Bacini”, implementato con lo scopo di monitorare potenziali criticità in corso d’evento ai fini di protezione civile. L’obiettivo dell’analisi che verrà presentata è quello di stimare le performance di tale catena modellistica in termini di:
- tasso di previsioni corrette, falsi e mancati allarmi;
- tempi di preavviso sul superamento di predeterminati valori soglia delle portate.
La Catena Piccoli Bacini si è già dimostrata uno strumento efficace nella previsione a brevissimo termine dei deflussi e utile agli operatori di Protezione Civile durante la fase di monitoraggio di eventi meteoidrologici intensi, rilevando con buona accuratezza la posizione di celle temporalesche intense, grazie alla tecnologia radar, e il verificarsi di fenomeni di tipo “alluvione lampo”.
Nel pomeriggio, invece, nella sessione dal titolo “Il radar meteorologico per le previsioni a brevissimo termine” verrà presentato il lavoro svolto da Enrico Solazzo, Marco Tizzi, Antonio Iengo, Davide Sacchetti, Angelo Forestieri e Paolo Gollo. Si tratta, in sostanza, di sfruttare la velocità radiale per capire meglio la velocità del vento, confrontando il campo di vento calcolato da modello con il dato radar osservato. Il vantaggio di questa metodologia è che il modello, quando “descrive” correttamente la situazione in essere, aiuta a interpretare più efficacemente il dato radar, restituendo utili informazioni ai previsori.