Approfondimenti
Posidonia oceanica
Le praterie sommerse di Posidonia oceanica rivestono un importante ruolo di protezione delle coste dall’erosione, stabilizzazione e consolidamento dei fondali, ossigenazione delle acque, produzione ed esportazione di grandi quantità di materia vegetale.
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Dragaggi portuali
Il dragaggio è l'operazione di escavo dei fondali marini eseguita mediante draghe (macchine scavatrici) per asportare sabbia, ghiaia e detriti da un fondo subacqueo, sia in acque marine poco profonde sia in zone di acqua dolce, e ricollocarli altrove.
Potete approfondire l'argomento scaricando il pdf allegato, in cui troverete anche il dragaggio del porto di Genova.
Studio di approfondimento sui sedimenti marini dell'area antistante Vado Ligure
Trovate i dati dello studio nel pdf allegato.
Ripascimento degli arenili
Gli interventi stagionali di ripascimento degli arenili sono quelle operazioni a carattere manutentivo, necessarie a ricostruire il profilo esistente della spiaggia dopo eventi meteomarini particolarmente intensi, o comunque in seguito alla naturale azione di trasporto trasversale e longitudinale del moto ondoso.
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La petroliera Haven
11 aprile 1991. A bordo della VLCC Haven alla fonda a quattro miglia dal porto petroli di Genova Voltri, durante le operazioni di bilanciamento del carico, si scatena un incendio che si protrae per ben tre giorni. Densissime colonne di fumo nero si levano dalla nave fino a400 metridi altezza, mentre decine di migliaia di tonnellate di greggio fuoriescono dallo scafo dilaniato dalle esplosioni, e si riversano in mare, minacciando un tratto di costa di circa 20 chilometri.
Monitoraggio dei polamenti delle beachrock liguri
Il termine “beach rock” indica una caratteristica formazione rocciosa litoranea, originata dalla cementificazione dei sedimenti di spiaggia. E’ costituita da strati sovrapposti, con presenza di spaccature e gradini, si può estendere fino a pochi metri di profondità ed affiorare in superficie.
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Schiume e formazioni galleggianti in mare
Soprattutto durante la primavera e l’estate può capitare di osservare in mare – anche lungo le coste della Liguria – schiume bianche, colorazioni anomale dell’acqua, chiazze giallastre o altri materiali galleggianti. Si tratta spesso di fenomeni naturali, che possono derivare da processi biologici o da elementi trasportati dal vento e dalle correnti.
Non sempre la presenza di questi elementi indica un problema ambientale. Riconoscerli è utile per valutare correttamente la situazione del mare e capire se esistono rischi per la salute o per l’ambiente.
I principali fenomeni osservabili
Schiume bianche persistenti
Si formano naturalmente quando il plancton, in presenza di nutrienti, vento e moto ondoso, rilascia sostanze organiche che si accumulano in superficie. Le schiume bianche non sono di per sé un segnale di inquinamento.
Colorazioni anomale dell’acqua
In estate possono verificarsi proliferazioni di microalghe (come Ostreopsis ovata o specie del gruppo delle Chlorophyta) che modificano il colore dell’acqua, rendendola più verde o torbida. Anche questo è un processo naturale, favorito da alte temperature e acque ricche di nutrienti.
Aggregati pollinici
In primavera, il vento può trasportare grandi quantità di polline (soprattutto da pini ed erica arborea), che si accumulano in mare formando chiazze giallastre o schiumose. Il fenomeno è innocuo per l’uomo e gli ecosistemi.
Velelle (Velella velella)
Questi piccoli organismi galleggianti, simili a meduse, arrivano a riva in grandi quantità in primavera. Gli spiaggiamenti sono spettacolari, ma del tutto naturali e non pericolosi.