Balneazione, al via il monitoraggio per la stagione 2024
Già da aprile, Arpal monitora le acque di balneazione per definire in anticipo la situazione di partenza della stagione balneare, che inizia ufficialmente il 1° maggio. Questi primi campionamenti vengono chiamati pre-sampling e servono a definire come inizia la stagione balneare zona per zona.
Per il 2024 la costa regionale ha 381 punti di campionamento, uno in meno rispetto alla scorsa stagione dovuto al divieto permanente di balneazione a Rapallo, nell’area tra l’inizio della scogliera della passeggiata e la foce del Boate, che misura 388 metri. Ciò nonostante, Arpal effettuerà proprio in questa zona un monitoraggio di studio, per permettere di rivalutare la situazione appena possibile.
I punti di campionamento si distribuiscono in un arco costiero balneabile di quasi 370 chilometri; questo vuol dire che, mediamente, c’è più di un punto di controllo per ogni chilometro delle zone balneari liguri. Dal mese di maggio si parte con il regolare campionamento in stagione e si procede secondo il calendario fissato in precedenza e trasmesso al Ministero, che prevede controlli una volta al mese per tutte le zone e due volte al mese per le zone classificate scarse o sufficienti.
La conformità delle acque ai fini della balneabilità si basa sui valori di laboratorio di due parametri microbiologici rilevati: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, entrambi indicatori di contaminazione fognaria. Per la seconda estate il responso arriverà dopo solo 24 ore di tempo tecnico analitico, grazie al nuovo e più rapido metodo di analisi introdotto l’anno scorso.
I dati del 2023
Nel corso della stagione 2023, Arpal ha monitorato 382 punti di campionamento, effettuando 2.363 campioni routinari e 68 suppletivi, per circa 5.000 parametri analizzati complessivamente.
Per quanto riguarda la classificazione delle acque di balneazione, calcolata sulla base di un set di dati relativi agli ultimi quattro anni, i dati evidenziano che il 90,3% dei km di costa balneabile in Liguria sono eccellenti, il 6,3% buoni, l’1,4% sufficienti e il 2% scarsi. Ricordiamo che la classificazione delle acque resta invariata per tutta la stagione balneare ed è indipendente dal fatto che un punto possa essere conforme o non conforme alla balneazione.