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Mareggiata in Liguria: l'analisi meteorologica e gli effetti sulle coste della regione

Le coste della Liguria, da molte ore, sono interessate da un'intensa mareggiata proveniente da Sud-Ovest. Più precisamente si tratta di una mareggiata di Libeccio corto, ovvero originata dal Mistral, vento freddo che spira in Francia lungo la valle del Rodano e sul Golfo del Leone per poi aprirsi, spesso impetuosamente, sul Mediterraneo centrale andando a interessare, a seconda delle configurazioni , settori dell'Italia Settentrionale o Centro-Meridionale.  L'intensità di questa mareggiata è stata caratterizzata dalla stazionarietà del gradiente barico (ovvero della differenza di pressione) tra il Mare di Corsica e il Mar Ligure. Si è registrato,  infatti,  un minimo su Genova di 1002 hPa che ha creato una differenza di circa 6 hPa con i 1008 hPa delle coste Corse.

Sono diversi gli aspetti di questo fenomeno da sottolineare ed è possibile analizzarli grazie ai dati della boa di Capo Mele. Ad esempio è interessante notare il repentino aumento dell’altezza di onda significativa, passata dai 55 centimetri alle 12 del 28 giugno, ai 2 metri e 77 centimetri delle 12.30 del 29 giugno. Per quanto riguarda, invece, l’altezza massima di onda si è passati dai 78 centimetri registrati alle 12 del 28 giugno, ai 4 metri e 92 centimetri delle 2 del 29 giugno. Il periodo d'onda si è mantenuto intorno ai 7 secondi, evidenziando il carattere di mare "vivo" associato ad un'estensione piuttosto limitata del tratto di mare su cui ha spirato la burrasca. C’è poi l’aspetto della temperatura dell’acqua: il rimescolamento avvenuto è stato davvero imponente se si pensa che, alle 18.30 del 28 giugno, la boa misurava 25.08 gradi e, alle 5.30 del 30 giugno 16.33, con una diminuzione, dunque, in 35 ore di 8,75 gradi. 

 

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