Un genovese ricerca eventi estremi all'Essl
La settimana scorsa uno dei più violenti tornado mai verificatosi nel vecchio continente si è abbattuto sulla Repubblica Ceca, causando sei vittime, più di un centinaio di feriti ed ingenti danni ai centri abitati coinvolti. In questi giorni, i ricercatori dell’European Severe Storms Laboratory (ESSL, https://www.essl.org/cms/), leader europeo nella ricerca di eventi temporaleschi estremi, si sono recati sul luogo dell’accaduto per documentare l’intensità del fenomeno. Fra questi anche Tomas Pucik, ricercatore slovacco specialista in fenomeni convettivi estremi, ospitato in Arpal nel 2018 per un corso avanzato di previsione dei fenomeni estremi.
Oggi parliamo di questo tornado e di Climate Change con un altro ricercatore dell’ESSL, il genovese Francesco Battaglioli, classe 1997, che ha trasformato la passione per la meteorologia in un lavoro.
“Dopo il liceo, mi sono trasferito a Reading (Inghilterra) dove ha sede il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF - European Center for Medium Weather Forecast). Ho quindi conseguito un Master in meteorologia e clima che ha previsto un anno di studi presso l’Università dell’Oklahoma, centro di eccellenza mondiale nella ricerca sui tornado. Nelle grandi pianure americane, tra tornado e grandine grossa - come palline da tennis - è maturata la mia passione per gli eventi meteorologici estremi. Nel mezzo, ho svolto anche un tirocinio presso il centro meteo Arpal, che mi ha permesso di vivere in prima persona l’applicazione pratica di tanta teoria: è stato il primo contatto con l’operatività di un Centro meteo anche a fini di protezione civile, con tutto quello che questo implica. Le condizioni ambientali della Liguria, sia per posizione nello scacchiere del Mediterraneo che per orografia sono allo stesso tempo croce e delizia dei previsori. Rappresentano una configurazione davvero uniche e complessa, capace di dare vita a condizioni meteorologiche singolari”.
“Dallo scorso settembre sono ricercatore in ESSL di base a Berlino (Germania). In ESSL, sviluppo modelli statistici per la previsione di eventi estremi – prosegue Battaglioli - quali grandine, tornado, alluvioni e tempeste di vento. Sono modelli statistici che cercano di ricostruire retroattivamente i trend storici. In poche parole, l’obiettivo delle mie ricerche è rispondere ad uno dei quesiti più ricorrenti: è vero che questi eventi sono diventati più frequenti negli ultimi decenni? E soprattutto, come evolveranno in futuro? Quest’ultima domanda è ancora aperta: diversi studi indicano alcune zone dell’Europa, come la pianura padana, dove questi temporali intensi diverranno più frequenti; per quanto riguarda i tornado invece la situazione non è così chiara. Se ci sono trend, sono molto locali, e non sono stati ancora esaminati in profondità.
Tornando all’evento della settimana scorsa in Repubblica Ceca, si tratta di un episodio raro ma gli ingredienti erano tutti presenti: molta instabilità, forte variazione del vento con la quota, rotazione dei venti nei bassi strati. Tali condizioni favoriscono la formazione di sistemi temporaleschi a supercella con alto potenziale tornadico. Nonostante eventi di tale intensità non siano tipici della Liguria, perlopiù interessata da trombe marine di breve durata, il nordest della nostra penisola rappresenta un vero e proprio hotspot, tra le zone più indiziate a livello europeo.
In generale la previsione di fenomeni temporaleschi è molto complessa, è come prevedere dove si svilupperà nella pentola d’acqua per la pasta la prima bolla. Nonostante ciò, si va certamente verso un miglioramento delle performance previsionale; è imminente lo spostamento del centro europeo di calcolo da Reading a Bologna, con ulteriore potenziamento della previsione a medio termine. Tuttavia, per quanto riusciremo a migliorare, non sarà possibile risolvere l’atmosfera, con il dettaglio che tutti vorremmo. Credo sia proprio questa una delle cose affascinanti nella meteorologia: è sempre una sfida a comprendere e risolvere il più possibile. E nelle situazioni più complicate, che danno origine ad eventi estremi con elevati scenari di rischio, la mediazione di un previsore esperto è determinante e può fare la differenza”.