pellet radioattivo
La situazione in Liguria:
Si è conclusa la prima serie di misure eseguite in Liguria presso imprese e abitazioni che hanno acquistato e utilizzato il pellet (combustibile usato per le stufe apposite) potenzialmente contaminato con Cesio-137. Le analisi, effettuate sia su materiale ancora da bruciare, sia su ceneri residue, hanno dimostrato valori di Cesio-137 molto inferiori ai limiti previsti dalla normativa, e anche le stime effettuate nelle peggiori condizioni possibili hanno portato a valori inferiori alla soglia di rilevanza radiologica. Di seguito è riportata una sintesi della relazione tecnica rilasciata dagli ispettori ARPAL che hanno eseguito i sopralluoghi e le misure.
Tipologia campione | Concentrazione (Bq/kg) |
NATURKRAFT prima qualità | 8,7±2,9 |
NATURKRAFT premium qualitat | 30,9±5,5 |
In due casi è stato possibile analizzare i residui della combustione di questi pellet prelevandoli direttamente dal cassetto raccolta ceneri delle stufe. I risultati analitici di seguito riportati, evidenziano come il valore di concentrazione di Cesio-137 sia più elevato rispetto al materiale ancora da bruciare in quanto, durante la combustione, vi è la tendenza a concentrare nelle ceneri i componenti non volatili.
Tipologia campione | Concentrazione (Bq/kg) |
Ceneri Pellet | 608±24 |
Ceneri Pellet | 819±28 |
Come evidenziato dagli accertamenti eseguiti sino ad oggi in tutta la Liguria, i valori di concentrazione di Cesio-137 rilevati, sia nei pellet che nelle ceneri prodotte dalla combustione dei pellet stessi, sono notevolmente inferiori ai limiti imposti dalla normativa vigente. In ogni caso sono state approntate delle stime di dose alla popolazione: sulla scorta del dato più alto di concentrazione nelle ceneri sino ad oggi diffuso (40000 Bq/kg), si sono ottenuti valori al di sotto della soglia di rilevanza radiologica".