Progetti
Il progetto
Titolo del progetto
Progettiprogetti in corso:
Gias: 01/04/2019 al 31/03/2022
Neptune: 01/03/2019 al 28/02/2022
Ecoefishent: 01/10/2021 – 01/10/2026
Sharemed: 01/10/2019 – 30/06//2022
Life Pinna 01/10/2021 – 30/09/2025
EcoeFISHent
Programma comunitario di riferimento: Programma HORIZON 2020
Titolo del progetto: EcoeFISHent - Demonstrable and replicable cluster implementing systemic solutions through multilevel circular value chains for eco-efficient valorization of fishing and fish industries side-streams
Durata del progetto: (5 anni) 01/10/2021 – 01/10/2026
Importo complessivo del finanziamento: Arpal partecipa al progetto come partner, con un budget di 290.000,00 €
Partenariato del progetto: FILSE SPA (capofila) e altri 33 partner (provenienti da Italia, Spagna, Norvegia, Bulgaria, Israele, Kenya, Francia)
Obiettivi e breve descrizione del progetto:
Il progetto mira alla diffusione territoriale dell'economia circolare clima-neutrale, creando catene di valore circolare multilivello e sinergiche che interconnettono blue e green-economies per conciliare le attività industriali ed economiche umane con gli ecosistemi marini e le aree marine protette.
Il progetto è finalizzato ad individuare soluzioni per uno sviluppo eco-sostenibile delle attività di pesca attraverso l'impiego industriale dei materiali inorganici (ad es. la produzione di imballaggi derivanti dalle reti dismesse) e degli scarti organici (es. composti cosmetici, nutraceutici e fertilizzanti agricoli ricavati dai pesci sotto-taglia).
Oltre alle analisi dei processi chimici di riciclo/riutilizzo del materiale derivante dall'attività di pesca e dal marine littering, verrà effettuato uno studio dal punto di vista della sostenibilità economica e della fattibilità nel rispetto della normativa vigente.
In particolare:
Nel WP1 saranno valutate la regolamentazione, la conformità e la logistica per consentire il trasporto, la raccolta e lo stoccaggio sicuro dei rifiuti degli scarti. Sarà sviluppata una piattaforma per ottimizzare e gestire la logistica e l'interconnessione del cluster.
Nel WP2 e WP3 gli scarti organici ed inorganici saranno convertiti i prodotti finali per la cura della pelle, l'agricoltura, l'energia e l'integrazione alimentare.
Il WP4 è dedicato allo sviluppo e all'implementazione di imballaggi biobased e al recupero dei residui di plastica.
Il WP5 mira alla valutazione della sostenibilità e all'implementazione delle attività di protezione dell'ecosistema.
Il WP6 è dedicato alla valutazione della replicabilità e delle opportunità di investimento.
Nel WP7 saranno realizzate attività di comunicazione e formazione per coinvolgere le comunità locali e i portatori di interesse.
Il WP8 è dedicato alla gestione e coordinamento del progetto.
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Eventi:
QUI l'introduzione dell'evento di lancio del progetto KOM, Genova, 25 e 26 novembre 2021
Sharemed
Programma comunitario di riferimento: Programma INTERREG Mediterranean 2014- 2020
Titolo del progetto: SHAREMED – Sharing and enhancing capabilities to address environmental threats in Mediterranean sea
Durata del progetto: 01/10/2019 – 30/06//2022
Importo complessivo del finanziamento: Arpal partecipa al progetto come soggetto attuatore di Consorzio LAMMA, con un budget di 30.000 €
Partners:
Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS (Italy)
Valenciaport Foundation for Research, Promotion and Commercial Studies of the V…
National Institute of Biology (Slovenia)
Institute of Marine Sciences (Spagna)
Università del Montenegro
Università Aix-Marseille (France)
Università di Malta
Intermodal transport cluster (Croazia)
Portuguese Institute of Sea and Atmosphere (Portugal)
Divisione Oceanografia - Consorzio Lamma
Obiettivi e breve descrizione del progetto:
SHAREMED è un progetto strategico finanziato dal programma Interreg Mediterranean, coordinato dall’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale – OGS che mira ad aumentare la capacità delle autorità regionali, subregionali e locali, e della comunità di ricerca dell’Area del Mar Mediterraneo di valutare e affrontare congiuntamente i pericoli connessi all'inquinamento e alle minacce ambientali a livello costiero e nelle acque transnazionali. SHAREMED nasce per aumentare la capacità delle autorità di gestione e della comunità scientifica di valutare e affrontare i rischi relativi alle minacce ambientali:
- fornendo modelli per la raccolta, il confronto, l'integrazione, l'armonizzazione delle esperienze esistenti e aumentando la possibilità di trovare, accedere e utilizzare le informazioni esistenti;
- studiare e testare procedure e protocolli per realizzare una banca dati condivisa e prodotti da utilizzare per valutare la salute e i rischi ambientali.
Cosa farà Arpal?
Nell'ambito del progetto, Arpal è coinvolta principalmente nelle seguenti attività:
WP4.1 (Background information and identification of regional strategies for the Northweastern Mediterranean);
WP4.2 (Implementation of a cooperation framework to share data and information);
WP4.6 (connectivity & polllutant transport);
WP5 (tranferring) attività relative al trasferimento di informazioni e dati e alla realizzazione/condivisione di mappe di rischio;
WP6 attività relative alla Capitalizzazione (contributo alla realizzazione di un evento nazionale)
Eventi:
QUI IL LINK all' evento di lancio del progetto, Trieste, 13-14 Febbraio 2020
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Neptune
Programma comunitario di riferimento: INTERREG Italia-Francia Marittimo 2014-2020
Titolo del progetto: NEPTUNE - PatrimoNio naturalE e culTUrale sommerso e gestione sosteNibile della subacquEa ricreativa
Durata del progetto: 01/03/2019 al 28/02/2022
Importo complessivo del finanziamento: Arpal partecipa al progetto come soggetto attuatore della Regione Liguria con un budget di 55.000,00 €.
Partners:Consorzio di Gestione Area Marina Protetta Portofino (capofila), Regione Liguria (di cui ARPAL è soggetto attuatore), Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, Regione Autonoma Sardegna, Région Sud Provence-Alpes-Côte d’Azur, Centre de Découverte du Monde Marin, Parc National de Port Cros
Obiettivi e breve descrizione del progetto:
Il progetto NEPTUNE è finalizzato a favorire uno sviluppo sostenibile delle attività ricreative e professionali subacquee, attuando una strategia transfrontaliera condivisa per sostenere la tutela degli habitat marini e costieri e la gestione di percorsi sommersi ad elevato valore naturalistico e culturale.
La sfida di NEPTUNE consiste nel rafforzare ed innovare la gestione della subacquea ricreativa, rendendola sostenibile ed integrata sul territorio transfrontaliero, al fine di consolidare gli strumenti di monitoraggio, tutela e valorizzazione del patrimonio sommerso. Il progetto si propone di creare una rete transfrontaliera di siti pilota a forte interesse naturale e culturale, gestiti e fruiti in maniera sostenibile e valorizzati dal punto di vista turistico. Tutte le attività e gli interventi realizzati prevedono il coinvolgendo degli attori economici e turistici e mirano al miglioramento dell’accessibilità fisica e virtuale dei siti individuati.
Il progetto NEPTUNE prevede tre obiettivi specifici, volti a migliorare la conoscenza e la fruizione turistica del patrimonio sommerso dell'area transfrontaliera:
- miglioramento del quadro conoscitivo degli elementi di pregio dei siti sommersi e degli strumenti utili per la loro valutazione e valorizzazione nell’area transfrontaliera;
- elaborazione di un Piano di azione transfrontaliero per la gestione e la fruizione sostenibile del patrimonio naturale e culturale e dei percorsi subacquei, ispirato ai principi guida per la valutazione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale dell’area, da definirsi attraverso metodologie di coinvolgimento degli operatori economici e dei fruitori della subacquea ricreativa;
- miglioramento della gestione dei siti sommersi di interesse naturale e culturale nell’area di cooperazione transfrontaliera. Attraverso un approccio concertato sarà superata la parcellizzazione delle azioni attuate dai vari soggetti responsabili dei siti che, solo se riportate all’interno di una logica transfrontaliera, possono essere realmente efficaci. Il progetto risulta innovativo poiché propone sistemi di gestione e di valorizzazione che fanno uso delle più avanzate tecnologie informatiche multimediali e si propongono di affrontare la tematica della fruizione del patrimonio naturale e culturale in maniera interterritoriale.
Cosa fa Arpal
ARPAL si occuperà di supportare Regione Liguria nella ricognizione e monitoraggio dei siti di maggiore pregio presenti nel nostro territorio con particolare riferimento al patrimonio naturale esistente. I siti sommersi di interesse saranno identificati, georeferenziati e valorizzati. ARPAL darà il proprio contributo al Piano di Azione transfrontaliero dove saranno approfondite le conoscenze sui siti sommersi, valutato il loro stato di conservazione, individuando eventuali fattori di minaccia, e proposte indicazioni gestionali condivise.
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Gias
Titolo del progetto: GIAS - Gis e Intelligenza Artificiale per la previsione, il rilevamento e la sorveglianza in tempo reale del mare al servizio della Sicurezza della navigazione transfrontaliera
Durata del progetto: 01/04/2019 al 31/03/2022
Programma comunitario di riferimento: INTERREG Italia-Francia Marittimo 2014-2020
Importo complessivo del finanziamento: Arpal partecipa al progetto come capofila con un budget di 490.950,00 €.
Partners:ARPAL (capofila), Fondazione CIMA, Consorzio LAMMA e Università di Tolone.
Obiettivi e breve descrizione del progetto:
Il progetto GIAS ha come finalità l’aumento della sicurezza della navigazione nell’area transfrontaliera, in continuità con quanto previsto dal progetto strategico SICOMARplus. Obiettivo fondamentale del progetto sarà quello di contribuire a minimizzare il rischio di collisione tra imbarcazioni (sia dovuto a fenomeni meteoindotti, sia alla presenza di ostacoli in mare di grandi dimensioni) ed aumentare la consapevolezza del rischio da parte dei fruitori del mare anche promuovendo una miglior gestione delle emergenze in caso di incidente.
In particolare saranno ulteriormente sviluppate le catene di previsione delle condizioni meteo-marine (con riduzione dell'incertezza per fenomeni più specifici rispetto a quanto proposto nell'ambito del progetto strategico SICOMAR plus) e la modellistica di dispersione e tracciamento degli inquinanti e di oggetti di grandi dimensioni potenzialmente pericolosi per la navigazione con il potenziamento del sistema congiunto di supporto alle emergenze.
Verrà inoltre sviluppata una rete di sorveglianza (con allarme basato su un algoritmo di intelligenza artificiale) in tempo reale per l'individuazione di cetacei in aree ad alta densità di traffico navale.
GIAS si propone di realizzare:
1) Procedure modellistiche per la previsione di fenomeni meteoindotti attualmente a bassa predicibilità;
2) Sistemi di rilevazione bioacustica dei cetacei che, associati a un algoritmo di intelligenza artificiale, permetteranno di segnalarne la presenza su mappe dinamiche GIS;
3) Kit di tracciamento di oggetti di grandi dimensioni (carcasse di animali o altri ingombranti)
4) Modellizzazione dinamica della dispersione di inquinanti in caso di incidente;
5) Modellizzazione del tracking di ostacoli derivanti;
6) Strumenti di comunicazione (postazioni tecnologiche presso i circoli nautici, applicazione mobile bilingue) destinati ai fruitori del mare ulteriormente migliorati a seguito del confronto con gli stakeholders.
Cosa fa Arpal
ARPAL è il capofila del progetto, quindi, oltre a sviluppare le componenti tecniche di interesse legate alla modellistica meteo-marina, cura i rapporti con l’Autorità di Gestione e il coordinamento dei partner.
Particolare importanza sarà data alla comunicazione di progetto, con interventi nei circoli nautici e durante le manifestazione velistiche più significative, nonché con iniziative rivolte alle compagnie di navigazione.
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SICOMAR PLUS
Durata del progetto: 01/06/18 – 31/05/21
Programma comunitario di riferimento: Programma INTERREG Francia-Italia Marittimo 2014-2020
Titolo del progetto: SICOMAR plus - SIstema transfrontaliero per la sicurezza in mare COntro i rischi della navigazione e per la salvaguardia dell'ambiente MARino
Importo complessivo del finanziamento: Arpal partecipa al progetto con un budget di 267.133,55 €
Partner
Regione Toscana (capofila), Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile, ARPAL, Fondazione CIMA, Università degli Studi di Genova, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Sardegna, Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena, Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Università di Tolone, Office de l'Environnement de la Corse, Office des Transports de la Corse, Institut Français de Recherche et d'Exploitation de la MER, Service départemental d'incendie et de secours de la Haute-Corse, Communauté de communes du golfe de Saint-Tropez, Bataillon de Marins Pompiers de Marseille
Obiettivi e breve descrizione del progetto:
Il progetto SICOMAR plus affronta la sfida comune della sicurezza della navigazione e della qualità dell’ambiente marino transfrontaliero. L’obiettivo generale del progetto è ridurre i rischi legati agli incidenti nella navigazione e le loro conseguenze sulla vita umana, i beni e l’ambiente attraverso la creazione di un sistema coordinato di strumenti di governance, metodi innovativi di sorveglianza altamente tecnologici e nuovi servizi di sicurezza in mare.
Il progetto ha obiettivi concreti: investimenti per migliorare la copertura delle reti di monitoraggio, aumentare l’efficacia dei sistemi previsionali per la riduzione dei rischi, servizi per la sicurezza in mare e la protezione dell'ambiente, la condivisione e l’interoperabilità dei dati.
L’approccio integrato transfrontaliero riguarda molti aspetti: l’integrazione delle reti e dei sistemi per il monitoraggio e la condivisione dei dati, l'implementazione di modelli previsionali a ridotta incertezza, la dimostrazione di servizi di pilotaggio e di gestione delle emergenze.
Saranno, inoltre, attivate iniziative di comunicazione per aumentare la consapevolezza dei target coinvolti nella gestione integrata della sicurezza in mare e di formazione per il personale marittimo e gli stakeholders.
Cosa fa Arpal
Arpal contribuirà all’elaborazione del Piano di azione congiunta per il monitoraggio integrato per la sicurezza e protocollo di intesa per la condivisione dei dati e del Piano di azione congiunta per la sicurezza della navigazione e il pilotaggio in aree marittime pericolose.
Si occuperà dell’aggiornamento della componentistica e del completamento della rete boa-ondametrica del radar meteorologico che verrà posizionato in provincia di La Spezia.
Implementerà la modellistica meteo-marina finalizzata alla definizione di un Sistema di previsione in tempo reale dello stato del mare e di un Sistema di supporto alla gestione delle emergenze, sviluppando anche i relativi prodotti di comunicazione.
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P.Ri.S.Ma. -MED
Durata del progetto: 01/04/18 – 31/03/21
Programma comunitario di riferimento: Programma INTERREG Francia-Italia Marittimo 2014-2020
Titolo del progetto: P.Ri.S.Ma. - MED - Piano Rifiuti e Scarti in Mare di pesca acquacoltura e diporto nel MEDiterraneo
Importo complessivo del finanziamento: Arpal partecipa al progetto come soggetto attuatore di Regione Liguria con un budget di 56.556 €
Partner:
Regione Liguria, Dipartimento Agricoltura Turismo Formazione Lavoro (capofila), TICASS - Tecnologie Innovative per il Controllo Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile S.c.r.l., Regione Toscana, CIRSPE - Centro Italiano di Ricerche e Studi per la Pesca, Associazione Riconosciuta Gruppo di Azione Costiera FLAG Nord Sardegna; Unione di Comuni dell’Alta Gallura, Chambre de Commerce et d’Industrie d’Ajaccio et de la Corse-du-Sud, Gestimar s.c.ar.l.
Obiettivi e breve descrizione del progetto:
Obiettivo strategico di P.Ri.S.Ma.-MED è innovare la governance e la gestione integrata, nei porti commerciali, di rifiuti e scarti derivanti da pesca, acquacoltura e diporto attraverso l’adozione di un piano rifiuti e scarti pesca/acquacoltura/diporto condiviso tra i partner, da cui ci si attende:
- un miglioramento delle condizioni ambientali, logistiche e igienico-sanitarie, attraverso la razionalizzazione di spazi e servizi necessari ad una rapida identificazione, classificazione e mobilitazione dei rifiuti da pesca;
- lo sviluppo dell’economia circolare legata al recupero integrale dei prodotti di scarto tipici della pesca e acquacoltura, al fine di reinserirli nel ciclo produttivo.
Il piano rifiuti si concretizzerà nelle seguenti attività:
- monitoraggio e classificazione, attraverso un questionario diretto agli operatori, volto a valutare tipologia e quantità dei rifiuti provenienti dalle attività economiche in questione, nonché ad analizzare le modalità attualmente adottate nei porti per il loro trattamento;
- quattro progetti pilota finalizzati a valutare le migliori modalità operative per la gestione e il riutilizzo delle diverse tipologie di rifiuti prodotti o raccolti da pescatori e acquacoltori;
- redazione e successiva adozione di un protocollo di buone prassi per la gestione integrata dei rifiuti urbani e speciali tra operatori/enti locali/autorità portuali/gestori.
I diretti beneficiari del progetto saranno: i gestori di aree portuali, attraverso una revisione della gestione dei rifiuti prodotti in aree portuali tipici della pesca e conseguente miglioramento delle condizioni logistiche, ambientali e igienico-sanitarie delle aree stesse; gli operatori dei settori pesca ed acquacoltura attraverso lo sviluppo di filiere innovative.
Importante l’approccio transfrontaliero, necessario per creare una rete condivisa di buone prassi e condividere nuovi processi produttivi in grado di diversificare l’attività di pesca e acquacoltura.
Cosa fa Arpal
ARPALcollabora con Regione Liguria nel monitoraggio dei rifiuti/scarti provenienti dalle attività di pesca, acquacoltura e diporto e nell’analisi delle modalità attualmente adottate nei porti per il loro trattamento. Partecipa alla redazione delle linee guida per la gestione integrata dei rifiuti assimilabili urbani e speciali e dei protocolli di buone prassi, nonché alla stesura dei report tecnici e del materiale informativo
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GEREMIA
Durata del progetto: 01/03/18 – 28/02/21
Programma comunitario di riferimento: Programma INTERREG Francia-Italia Marittimo 2014-2020
Titolo del progetto: GEREMIA - GEstione dei REflui per il MIglioramento delle Acque portuali
Importo complessivo del finanziamento: Arpal partecipa al progetto come soggetto attuatore dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA, con un budget di 69.960 €
Partner:
Università di Genova (capofila), dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA (Sezione di Livorno), IAMC-CNR di Oristano, Università di Tolone, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale (Porto della Spezia) e Società Servizi Ecologici Porto di Genova (SEPG)
Obiettivi e breve descrizione del progetto:
Crescita Blu, questo sarà il percorso a lungo termine che i nostri territori dovranno seguire e i porti, grazie alle loro attività, saranno tra gli attori principali. Conciliare la necessità della crescita con la preservazione del patrimonio culturale e ambientale sarà la sfida da affrontare. Seguendo questo approccio e con la consapevolezza che la qualità ambientale di un porto influenza l’ambiente marino su scale spaziali molto grandi, la gestione del rischio da inquinamento deve essere condivisa su basi transfrontaliere.
Il progetto GEREMIA mira a fornire un contributo alla protezione e al miglioramento delle acque marine dei porti. L'obiettivo generale del progetto è di ridurre il rischio da inquinamento da reflui e i possibili impatti sugli ambienti marini circostanti mediante la predisposizione di un piano congiunto di gestione della qualità̀ delle acque portuali. L'obiettivo viene raggiunto attraverso azioni specifiche relative alla modellistica numerica idrodinamica, al monitoraggio della qualità delle acque nelle aree portuali di Genova, Olbia, La Spezia e Tolone e all'analisi delle procedure di gestione del rischio. Il progetto svilupperà strategie di gestione innovative che verranno applicate in azioni pilota su diverse realtà portuali dei nostri territori e implementerà la proposta di un nuovo indice integrato e ponderato di qualità ambientale più idoneo per le specifiche realtà portuali.
Cosa fa Arpal
ARPAL, in collaborazione con ll’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA(Sezione di Livorno), svolgerà attività inerenti l’analisi della normativa nazionale e comunitaria, la capitalizzazione dei progetti precedenti riguardanti l’argomento, il censimento delle sorgenti d’inquinamento e la raccolta dei dati esistenti riferiti ai parametri fisico-chimici-biologici nei porti individuati come siti di studio, l’esecuzione di parte delle analisi chimiche finalizzate all’implementazione del modello previsto dal progetto e alla definizione di nuovi criteri per la classificazione delle acque costiere da condividere nell’ambito del neo istituito SNPA.
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Altri canali per tenersi informati sul progetto Geremia: Facebook, Twitter, You Tube, Linkedin, Buzzsprout
Girepam
Durata del progetto: 01/01/2017 al 31/12/2019
Programma comunitario di riferimento: INTERREG Italia-Francia Marittimo 2014-2020
Titolo del progetto: GIREPAM - Gestione Integrata delle Reti Ecologiche attraverso i Parchi e le Aree Marine
Importo complessivo del finanziamento: Arpal partecipa al progetto come soggetto attuatore della Regione Liguria con un budget di 181.000,00 €.
Partners:Regione Sardegna - Direzione Generale della Difesa Ambiente (capofila), Parco Nazionale dell'Asinara – Area Marina Protetta ‘Isola dell'Asinara', Consorzio di gestione area marina protetta Tavolara punta Coda Cavallo, Fondazione IMC Centro Marino, Office de l'Environnement de la Corse, Parc Naturel Régional de Corse, Università della Corsica, Conservatoire du littoral, Parc national de Port-Cros, Conseil Départemental des Alpes-Maritimes, Area Marina Protetta Secche della Meloria, Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Regione Liguria, Consorzio di Gestione Area Marina Protetta Portofino, Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre – Area Marina Protetta delle Cinque Terre, Ente Parco Naturale Regionale di Montemarcello – Magra – Vara.
Obiettivi e breve descrizione del progetto:
La sfida comune di GIREPAM è migliorare e innovare la governance e la gestione delle aree marino costiere da parte di Regioni e Gestori di aree protette in una visione d'insieme dei territori, per contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità e il degrado dei servizi ecosistemici e aderire ad una prospettiva europea di sviluppo economico “green & blue”. L’obiettivo è, quindi, quello di elaborare una strategia transfrontaliera condivisa di gestione integrata delle reti ecologiche marino-costiere, ideata ed attuata dalle Regioni in rete con Parchi e Aree Marine Protette per sviluppare soluzioni comuni ai problemi più pressanti dell’area di cooperazione (utilizzo eccessivo delle risorse, inquinamento, sovrapressione del turismo, conflitti sociali). Il risultato sarà il miglioramento dell’efficacia nella gestione delle aree protette dello spazio marino costiero, e la creazione di condizioni favorevoli alla tutela e valorizzazione degli ambiti naturali.
L’approccio comune è necessario per superare la settorializzazione delle azioni attuate dai vari soggetti responsabili della gestione/sviluppo dello spazio marino-costiero che, solo se riportate all’interno di una logica di sistema, possono realmente essere efficaci. Il progetto risulta innovativo poiché, partendo da analisi di tipo scientifico, vuole dimostrare il valore aggiunto che, anche in termini economici, le aree naturali danno ai territori in essi ricompresi, delineando allo stesso tempo ulteriori opportunità di sviluppo nel campo dei blue e green jobs.
Cosa fa Arpal
ARPAL si occuperà di supportare il monitoraggio regionale degli habitat delle grotte marine ed in particolare svilupperà le attività di approfondimento tematico sugli aspetti biologici relativi alle specie marine. Lavorerà inoltre per la digitalizzazione e inserimento in LIBIOSS dei dati su tali specie e sugli habitat costieri (ambiti dunali, retrodunali e di costa alta) raccolti dalle azioni di monitoraggio svolte per tutti i SIC costieri dal Parco di Montemarcello Magra Vara.
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Maregot
Durata del progetto: 01/02/2017 al 31/01/2020
Programma comunitario di riferimento: INTERREG Italia-Francia Marittimo 2014-2020
Titolo del progetto: MAnagement des Risques de l'Erosion cotière et actions de GOvernance Transfrontalière
Importo complessivo del finanziamento: Arpal partecipa al progetto come soggetto attuatore dell’Università di Genova - Laboratorio DISTAV con un budget di 80.440,00 €
Partners: Regione Liguria (capofila), Parco Nazionale delle Cinque Terre, Università di Genova, Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile (LAMMA), Regione Sardegna, ARPA Sardegna, Università di Cagliari, Office de l’Environnement de la Corse (OEC), Bureau de Recherche Géologique et Minières (BRGM), Service Département d'Incendie et de Secours de l’Haute-Corse
Obiettivi:
Il progetto è finalizzato alla prevenzione e gestione congiunta dei rischi derivanti dall'erosione costiera nell'area di cooperazione. Il progetto intende avviare un'azione di pianificazione condivisa che, grazie a una migliore conoscenza dei fenomeni erosivi e della dinamica dei litorali, individui soluzioni di intervento ottimali per la gestione del territorio in relazione alle caratteristiche morfologiche ed idrodinamiche della costa. Principali attori e destinatari delle azioni sono le Pubbliche Amministrazioni con competenze in campo di programmazione per la fascia costiera, i centri di ricerca, i soggetti privati coinvolti nella gestione integrata della costa e della popolazione in generale.
A partire dall'analisi critica dei sistemi di monitoraggio e dei dati esistenti, sarà definita una strategia transfrontaliera per il monitoraggio e verrà delineata una metodologia innovativa per stabilire le strategie e i piani di intervento in risposta alle esigenze dei territori. Sarà elaborato un modello condiviso considerando fattori geomorfologici, antropici, socioeconomici e culturali, con attenzione alla difesa del suolo e degli habitat naturali. Le pubbliche amministrazioni coinvolte acquisiranno competenze utili a gestire in maniera integrata il fenomeno dell’erosione, cercando soluzioni per la prevenzione dei rischi e di adattamento ai cambiamenti climatici. L’approccio transfrontaliero è necessario perché le dinamiche naturali legate ai fenomeni erosivi trascendono i confini amministrativi nazionali richiedendo, quindi, un approccio congiunto. Per completare la strategia transfrontaliera saranno attivate iniziative di sensibilizzazione al fine di aumentare la consapevolezza dei soggetti coinvolti nella gestione costiera integrata.
Cosa fa Arpal
Nell’ambito del progetto Maregot Arpal svilupperà alcune attività di supporto tecnico. In particolare, collaborerà con Regione Liguria alla definizione di metodi di previsione del moto ondoso per la gestione del rischio da inondazione marina ed a metodi per la stima del clima ondoso al largo. Le analisi saranno effettuate in particolare sull’area pilota ligure, al fine di procedere alla redazione del piano di tutela dell’ambiente marino e costiero. Arpal, inoltre, collaborerà alla valutazione del trasporto solido lungo costa ed alla redazione delle linee guida per la gestione del rischio da inondazione marina.
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Life Pinna
Programma comunitario di riferimento: programma LIFE 2014-2020, sottoprogramma Ambiente “Natura e Biodiversità
Titolo del progetto: LIFE PINNA Conservation and re-stocking of the Pinna nobilis in the western Mediterranean and Adriatic sea
Durata del progetto: (4 anni) 01/10/2021 – 30/09/2025
Importo complessivo del finanziamento: Arpal partecipa al progetto come CAPOFILA, riceverà un contributo pari a € 303.762,00 su un budget totale di previsione quadriennale pari ad € 574.262,00 e contribuirà alla realizzazione del progetto con una propria una quota di cofinanziamento pari a € 270.500,00.
Partenariato del progetto: Università di Genova – DISTAV; Università di Sassari (UNISS) – Dipartimento di Medicina Veterinaria e Dipartimento di Scienze Biomediche; Shoreline Società Cooperativa; Istituto Sloveno di Biologia NIB; Parco Nazionale delle isole dell'Asinara; Triton Research.
Obiettivi e breve descrizione del progetto:
Il progetto mira a conservare la Pinna nobilis* nel Mediterraneo occidentale e nell'Adriatico, sviluppando azioni specifiche di conservazione e ripopolamento in aree pilota, trasferibili a altre regioni. Le azioni di conservazione e ripopolamento sono coerenti con la Strategia per la Biodiversità e la Marine Strategy.
Dal 2016 infatti si è verificato un evento di mortalità di massa, che ha colpito le popolazioni di P. nobilis* nel Mediterraneo sud-occidentale.
Le azioni principali del progetto sono strettamente correlati alle minacce sopra descritte ed in particolare riguardano:
- sviluppo e attuazione delle tecniche più appropriate di ripopolamento attraverso la traslocazione di giovani prelevati in natura e l'allevamento in cattività di P. nobilis* in ordine a rilasciare un gran numero di esemplari in natura in pochi anni;
- selezione e caratterizzazione (pressioni ambientali e antropiche, clima, e livelli di infezione patogena) delle aree marine adatte ad azioni di ripopolamento sulla base di un confronto con l'area in cui vivono i sopravvissuti, e una caratterizzazione molecolare dei migliori candidati da riprodurre (esemplari superstiti);
- mantenimento di un buon livello di variazione genetica tra gli individui utilizzati per il ripopolamento, al fine di ottenere figli che saranno i fondatori di nuove popolazioni future con una buona possibilità di sopravvivenza a lungo termine;
- Trasferimento e replicazione di competenze e di metodologie (caratterizzazione ambientale dei siti; metodi per la cattura dei giovani; tecniche di riproduzione in cattività; tecniche di rimpianto in ambiente naturale) al territorio in cui P.Nobilis sta diminuendo o non è più presente.
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Eventi:
Evento di apertura del progetto, il 2 dicembre