Ancora schiuse nei nidi di tartaruga in Liguria: nuovi nati a Sarzana, Riva Ligure e Imperia
Prosegue con successo la stagione riproduttiva delle tartarughe marine lungo le coste liguri. Nelle ultime ore si sono verificate nuove schiuse in tre diversi nidi, a conferma dell'importanza che il nostro litorale sta assumendo per la nidificazione della Caretta caretta.
Sarzana – Questa mattina, intorno alle 4:00, è iniziata la schiusa del nido nei pressi dello stabilimento Odessa. Nonostante le forti piogge, 56 tartarughine sono riuscite a raggiungere il mare. L’evento è stato seguito dai referenti del Parco di Montemarcello Magra Vara, della Società Naturalistica Spezzina e di Arpal, in costante contatto con il Gruppo Ligure Tartarughe (GLIT). Il monitoraggio del nido proseguirà nelle prossime ore. La deposizione risale al 7 luglio, quando alcuni clienti e una dipendente del ristorante dei Bagni Roma avevano avvistato la tartaruga madre e avvisato prontamente la Guardia Costiera.
Riva Ligure – La schiusa è iniziata ieri mattina: la prima tartaruga è emersa dal nido intorno alle 10:00 e ha raggiunto il mare, seguita da altri 63 piccoli esemplari. Il nido è costantemente monitorato dai biologi e volontari dell’Associazione Delfini del Ponente, in coordinamento con il GLIT e con la partecipazione dell’Università di Genova, che ne segue le attività per conto del gruppo. Grande anche l’attenzione della cittadinanza, coinvolta nelle attività di sensibilizzazione e divulgazione.
Imperia – Borgo Marina – Sabato scorso ha avuto inizio la schiusa anche in questo nido, con la fuoriuscita di circa 45 tartarughine. Le operazioni di monitoraggio e assistenza continuano grazie alla collaborazione tra enti e associazioni.
Nel frattempo, proseguono le attività di controllo sugli altri nidi liguri attivi a Laigueglia, Varazze, Alassio, Zinola, Imperia e Sarzana. Il monitoraggio è condotto dal Gruppo Ligure Tartarughe – Acquario di Genova, con la fondamentale collaborazione delle associazioni Menkab, Delfini del Ponente, Società Naturalistica Spezzina, ARPAL, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e Università di Genova.
L’impegno congiunto di enti pubblici, centri di ricerca e volontari è essenziale per garantire il successo della nidificazione e la tutela di questa specie protetta.