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Rifiuti spiaggiati: ecco le modalità di monitoraggio

Venerdì, 14 Dicembre 2018

Le attività di Arpal legate al mare non si fermano lontano dal periodo più prettamente balneare.

Nell’ambito della Marine Strategy, infatti, in tutte le regioni italiane e in differenti periodi dell’anno (secondo calendari stabiliti a livello nazionale), vengono effettuati diversi tipi di monitoraggi. 

Fra questi, due volte l'anno, quello relativo alla presenza di rifiuti sulle spiagge, che proprio in questi giorni sono stati catalogati sull'arenile di Vado ligure. 

Si tratta di un’azione importante e sistematica, utile anche per valutare l’incidenza delle “pressioni” presenti nelle zone limitrofe alle spiagge (centri abitati e corsi d’acqua ad esempio). I tratti interessati dal monitoraggio vengono suddivisi in tre transetti di 33 metri l’uno; per ognuno dei quali si effettuano il conteggio e la catalogazione di tutti i rifiuti spiaggiati che superano i 2,5 cm di dimensioni, oltre ai mozziconi di sigaretta di qualsiasi lunghezza.

Per catalogarli si utilizza questa scheda metodologica, realizzata insieme ad Ispra (di fatto, un prodotto "precursore" del Sistema nazionale di protezione dell'ambiente); ma chi volesse cimentarsi in questo tipo di attività, anche solo per curiosare nel poco edificante mondo dei rifiuti spiaggiati, può sfogliare la fotoguida realizzata da Arpal in occasione del progetto Smile. 

Il monitoraggio, a livello nazionale ed europeo, viene utilizzato anche per valutare l'efficacia delle politiche di riduzione dell’utilizzo di alcuni materiali, come le plastiche.

I rifiuti trovati possono, poi, aiutare a disegnare uno “spaccato” del mondo che ruota attorno a una spiaggia piuttosto che a un’altra: ad esempio in alcune si trovano numerose lenze e resti di sigarette, in altre residui di pic nic e bottiglie, in altre ancora materiali edili: in alcuni casi, la presenza di una particolare categoria di rifiuti può dare indicazioni su una migliore gestione delle pressioni a livello locale.

In ultimo, da segnalare comein Liguria, quest’anno, a seguito della violenta mareggiata di fine ottobre, sia stata chiesta una proroga per completare il monitoraggio nella zona dello spezzino: verosimilmente l'attività verrà svolta nel mese di gennaio.

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