Ripascimenti per proteggere le spiagge liguri
Con l’arrivo della stagione balneare, le spiagge tornano a popolarsi e i turisti le ritrovano dopo l’inverno. Per proteggerle, già da marzo, sono in corso i ripascimenti finanziati da Regione Liguria.
Infatti, l’Ente ha stanziato quasi 3 milioni di euro per sostenere gli interventi stagionali, fondamentali per preservare uno dei beni più fragili del nostro territorio. Le spiagge rappresentano appena 94 dei 359 chilometri di costa regionale. Il moto ondoso, le mareggiate e l’uso intensivo della fascia costiera ne modificano il profilo e riducono gli spazi fruibili. I ripascimenti consentono di reintegrare sabbia, ghiaia o ciottoli compatibili con l’ambiente marino, ripristinando la conformazione naturale degli arenili.
I materiali devono rispettare parametri chimici, microbiologici e granulometrici precisi. Per gli interventi stagionali, il volume massimo autorizzato è di 10 metri cubi per ogni metro lineare di spiaggia. Il materiale deve provenire da fonti idonee e non alterare gli equilibri ambientali.
Le autorizzazioni sono rilasciate dai Comuni, in base ai criteri definiti da Regione Liguria.
Le attività di Arpal: controlli, verifiche e tutela ambientale
Arpal partecipa al procedimento autorizzativo rilasciando un parere vincolante sulla compatibilità ambientale dei materiali impiegati. Analizza la documentazione trasmessa dai Comuni per escludere la presenza di sostanze inquinanti e per verificare l’adeguatezza chimica e granulometrica del materiale proposto.
Ogni anno Arpal esegue controlli a campione sui ripascimenti realizzati.
Se il materiale proviene da cave montane, l'attenzione si concentra sulla verifica della concentrazione di metalli e amianto. Se invece arriva da cave terrestri, scavi o alvei di corsi d’acqua, le analisi sono ancora più approfondite, per individuare eventuali contaminazioni dovute ad attività antropiche.
Viene inoltre valutata la quantità di frazione più fine, detta pelite, che può rendere torbida l’acqua e danneggiare l’ecosistema marino, in particolare la Posidonia oceanica. Anche il colore e la tessitura del materiale sono esaminati per garantire la compatibilità con l’arenile naturale.
In base all’esito delle verifiche, Arpal può richiedere integrazioni della documentazione, rilasciare un parere favorevole o non favorevole oppure, in caso di inosservanze riscontrate durante i controlli, procede a redigere e notificare la sanzione amministrativa, il cui importo è stabilito da Regione Liguria.
Accanto ai ripascimenti stagionali, si realizzano anche interventi strutturali con la costruzione di barriere soffolte (strutture modulari in cemento armato posate e accostate al fondale marino) e moli, per proteggere il litorale dall’erosione.