Rilievi topografici
La disponibilità di un accurato rilievo del terreno è di grande utilità, in alcuni casi addirittura essenziale, in tutti gli ambiti che comportano interventi sul territorio. Fra le attività istituzionali Arpal, servono rilievi topografici per il supporto tecnico agli Enti in materia di discariche e cave, anche per la valutazione delle variazioni volumetriche, rilievi d'alveo propedeutici ad interventi di regimazione idraulica, rilievi per lo studio della stabilità di versanti e pareti naturali.
Arpal è oggi dotata delle competenze e degli strumenti per potere effettuare rilievi topografici a varie scale.
Laser Scanner
Dispone di un Laser Scanner RIEGL LMS-Z420i con interfacciamento GPS (GPS Geomax Serie ZGP800 con radio modem), in grado di effettuare rilievi topografici di elevatissimo dettaglio (maglia di rilievo decimetrica o inferiore).
Il procedimento di rilievo prevede in generale che da ogni singola stazione di scansione (Scan position), secondo la procedura propria del sistema Laser Scanner, si ottenga una nuvola di punti ad elevata risoluzione. A completamento delle operazioni di scansione, si acquisiscono i fotogrammi, tramite la fotocamera digitale calibrata dello scanner, per avere la copertura fotografica delle acquisizioni di dettaglio e poter attribuire ad ogni singolo pixel rilevato i corrispondenti colori naturali.
L'unione delle diverse posizioni di scansione genera una "nuvola di punti" georiferiti (figura sopra a sinistra), generalmente in un sistema di riferimento globale (Gauss Boaga) che permette il confronto nel tempo dei rilievi effettuati e un monitoraggio delle geometrie acquisite. Dalla scansione opportunamente filtrata dagli elementi non appartenenti alla morfologia del terreno, e dopo l'eliminazione dei punti non contestualmente legati all'oggetto del rilievo, si procede alla realizzazione del DTM (modello digitale del terreno) tramite un processo di triangolazione (figura sopra a destra). Il confronto tra il DTM derivato dalla scansione e il DTM ricavato, ad esempio, dal progetto di chiusura di una discarica può permette di calcolare in maniera molto precisa le volumetrie eventualmente ancora disponibili per l'abbancamento di rifiuti.
Drone
Inoltre Arpal ha quattro operatori abilitati cro (operazioni in scenari critici), un drone Mavic 2 Pro di ultima generazione e un programma di elaborazione grafica Agisoft matashape, che permette di trasformare insiemi di immagini in fotomosaici georeferenziati, in sostanza di ricavare una nuvola di punti analizzabile ed elaborabile in ogni modo possibile. Il nuovo strumento Arpal è un quadricottero da 907 grammi, mezz’ora di volo fino a 70 km/h e sistema di rilevazione dell’ostacolo omnidirezionale. Il punto di forza è la fotocamera ad alta definizione da 20 MegaPixel che consente le più ampie possibilità di elaborazione e modifica delle immagini.
Con il settore geologia sono stati concordati interventi per il dissesto idrogeologico, quali l’indagine sull’innesco di frane “veloci”, la ricostruzione della geometria della frana, la creazione di curve di livello, fratture, etc e per collaborare alla rete di monitoraggio dei versanti remover. Le immagini ottenute dal drone andranno a integrare le misure ricavate dai piezometri ed inclinometri automatici, contribuendo alla realizzazione di un modello tridimensionale del terreno abbastanza particolareggiato con precisione centimetrica.
Ma non solo. Oltre alle immagini utili per la comunicazione, con la possibilità di ottenere foto e filmati di ogni attività Arpal da punti di vista finora sconosciuti, il drone potrà essere usato per attività ispettive in cave e discariche, in abbinamento con il laser scanner, al fine di effettuare controlli, definire volumetrie e profilature.
Potrà essere utile all’idrologia, con misure di portata a fini documentativi, e attraverso stima del flusso idrico superficiale volando sulla verticale del fiume; servirà per la lettura di aste in situazioni critiche o per documentazione di aree post eventi alluvionali.