Giornata Mondiale dell'Ambiente: l'impegno di Arpal
Come ogni 5 giugno dal 1972, oggi si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è una ricorrenza istituita per sensibilizzare i governi e i cittadini sulle grandi tematiche ambientali.
La Giornata Mondiale dell’Ambiente quest’anno è ospitata dall’India ed è dedicata alla “Lotta alla plastica monouso, in particolare in mare con lo slogan “beat plastic pollution, if you can’t reuse it, refuse it” (sconfiggiamo l’inquinamento da plastica, se non puoi riutilizzarlo, rifiutalo).
Su questo tema Arpal, capofila per il Mediterraneo Occidentale della Strategia Marina, è in prima linea con il monitoraggio sistematico di plastiche e microplastiche in mare e sulle spiagge: oltre 20.000 gli oggetti censiti nei primi anni di attività, con il 70% del materiale di origine plastica. Una conferma di quanto emerso nel progetto Smile che, già qualche anno fa, aveva portato alla realizzazione di una fotoguida di rifiuti spiaggiati, a maggioranza plastici.
Il termine microplastica, identifica frammenti racchiusi fra 330 millesimi di millimetro e mezzo centimetro, ma è indispensabile procedere alla classificazione per riordinare i materiali per forma e colore; la forma inoltre può dare indicazione dell’oggetto originario che ha generato il frammento (fogli da sacchetti o teli, sfere divise in granuli, foam – il classico polistirolo, pellet – la base da cui si produce la plastica. Nei casi dubbi si ricorre all’analisi infrarossa per determinare la natura (Pet piuttosto che polipropilene o altro); Arpal si sta dotando del microscopio Raman, uno specifico strumento utilizzabile anche per distinguere agevolmente la plastica da altri materiali.
I primi tre anni di monitoraggio di microplastiche denotano una situazione a macchia di leopardo (un po’ come tutti gli oggetti in mare), senza tuttavia sostanziali differenze all’allontanarsi dalla costa, sintomo di una diffusione omogenea di queste sostanze. Con la campagna primaverile 2018 è iniziato anche il censimento visivo degli oggetti galleggianti, attualmente nelle stesse stazioni della microplastiche, dal 2019 su tratti di navigazione più lunghi.