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Sicomar

Programma comunitario di riferimento: Programma Operativo (PO) Transfrontaliero Italia - Francia "Marittimo" 2007 - 2013

Titolo del progetto: SICOMAR

Durata del progetto: da 01/03/2013 a 01/03/2016

Importo complessivo del finanziamento: 1.613.000,00 €, Arpal partecipa al progetto Partner  con un budget di € 146.000,00

Partners: Regione Toscana (capofila), Arpal, Institut Français de Recherche pour l’Exploitation de la MER (IFREMER), Università degli Studi di Cagliari, Consorzio  LaMMA., Centro Interuniversitario di Biologia Marina (CIBM), Centro Studi Europeo Plural

 

Obiettivi e breve descrizione del progetto:

Il progetto SICOMAR ha affrontato in maniera integrata il tema della sicurezza in mare e quello legato al monitoraggio dell’ambiente marino, su un’area di valore ambientale enorme ma allo stesso tempo sottoposta a forte stress. SICOMAR nasce in forte coerenza con gli obiettivi del Programma Operativo, circa l’esigenza di “Sviluppare il controllo ambientale e la prevenzione dei principali rischi attraverso l’adozione di dispositivi comuni”.  L’obiettivo generale di SICOMAR  è stato costruire un sistema di controllo marino sostenibile per l’area transfrontaliera attraverso un insieme integrato di investimenti materiali e immateriali da parte di istituzioni regionali, attori pubblici e centri di ricerca ne costituisce una concreta attuazione, in una  ottica di complementarietà e capitalizzazione rispetto alle altre proposte progettuali, semplici e strategiche, sviluppate sullo stesso Asse prioritario. Obiettivi specifici del progetto sono stati:

·         aumentare l’efficacia delle azioni di controllo marino e di prevenzione dei rischi ambientali attraverso la messa in opera di un sistema integrato di investimenti innovativi nell’area del progetto, garantendone la durabilità e sostenibilità transfrontaliera

·         aumentare la diffusione della cultura della responsabilità ambientale, massimizzando la visibilità dei risultati dell’attività di monitoraggio attraverso la realizzazione di un sistema informativo e una serie di iniziative mirate di animazione, comunicazione e divulgazione

·         mettere a punto una governance marina che governi e sviluppi il sistema di monitoraggio transfrontaliero con il coinvolgimento dei principali attori istituzionali, centri di ricerca e stakeholder pubblici e privati in un processo integrato e partecipativo a livello regionale e locale nelle due sponde

 

Cosa ha fatto Arpal?

Arpal si è impegnata su più fronti:

·           organizzazione del Workshop “Nuove Tecnologie per la sicurezza e la gestione del mare” presso il complesso monumentale della Lanterna in occasione del comitato di pilotaggio di Genova nel corso del quale sono stati presentati gli strumenti di alta tecnologia acquisisti e applicati nelle attività del progetto, quali i Radar HF integrati, i campionatori automatici installati a bordo delle navi, i veicoli autonomi strumentati e modelli matematici previsionali

·           pubblicazione del Quaderno divulgativo “Prevedere il mare” per la sensibilizzazione al problema ambientale e le attività di governance da distribuire agli eventi del progetto, rivolto a soggetti che vivono il mare, pescatori, subacquei, diportisti nonché a tutti gli enti che contribuiscono alla sua protezione quali le aree marine protette e parchi marini, le capitanerie di porto, i gestori di porti e porticcioli, i circoli nautici, i gestori degli stabilimenti balneari, gli operatori turistici, gli amministratori locali di comuni costieri, coloro che studiano e approfondiscono le tematiche ad esso correlate quindi anche al mondo della scuola e dell’università.

·           realizzazione di scenari test applicativi per la sicurezza in mare (Golfo del Tigullio) con il modello idrodinamico operativo del Mar Ligure di ARPAL

·           effettuazione di sopralluoghi su Corsica Ferries per installazione dei Ferrybox

·           supporto operativo alla Capitaneria di Porto di Genova per arrivo attività Search and Rescue

·           realizzazione della App mare finalizzata in collaborazione con il LAMMA

·           installazione del datalogger sulla Meda di Portofino, ospitante strumentazione meteo-onda-correntometrica di Arpal.

 

Boa a Capo Mele Esempio di un modello di correnti marine 

 

 

Aggiornato il 13/05/2016

 

 

 

 

 

 

 

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