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FAQ Rumore

 

RUMORE

Inquadramento generale:

·         Cosa si intende per inquinamento acustico?

In campo ambientale, l'inquinamento acustico è definito da precise norme di legge. A prescindere dal disagio percepito dal cittadino, che è sempre soggettivo, per poter parlare di inquinamento acustico occorre dapprima valutarne la tipologia e le caratteristiche, le modalità ed il periodo di emissione della sorgente sonora, le zone ove sono situati la sorgente ed il recettore, l'effetto che le emissioni sonore producono presso i recettori (immissioni). Si avrà un caso di inquinamento acustico se non sarà rispettato uno specifico limite, tra quelli previsti dalla legge, per le diverse tipologie di rumore emergenti dall'indagine descritta in precedenza. Siccome tutti i provvedimenti di contenimento del rumore devono essere basati su misurazioni accurate, la legge stessa presuppone che il fenomeno sonoro osservato abbia, ovviamente, le caratteristiche di ripetibilità e riproducibilità necessarie alle operazioni di misurazione. Gli altri fenomeni, quindi, non possono ricadere sotto la dizione di "inquinamento acustico", ma devono essere regolamentati con disposizioni extra-acustiche.

·         In che modo si attua la lotta contro il rumore?

Agendo sulle sorgenti di rumore, per esempio riducendo le emissioni alla fonte o migliorando le condizioni di mobilità all'interno di una certa porzione di territorio, o agendo sulla propagazione del rumore (allontanando il più possibile le aree residenziali dalle aree di maggiore emissione acustica); altra strada percorribile è quela che conduce all'adozione di sistemi di protezione passiva (barriere antirumore).

·         Quali sono le modalità attraverso cui la legge intende controllare e ridurre l'inquinamento acustico convolgendo i vari soggetti istituzionali locali?

I Comuni devono attuare la classificazione acustica (o zonizzazione del territorio). Le Regioni, in base alla legge quadro 447/95 devono emanare specifiche leggi regionali che contengano le modalità di assegnazione delle classi, i criteri di realizzazione del piano di classificazione acustica comunale e gli aspetti amministrativi riguardanti la gestione comunale dell'inquinamento acustico.

·         Cos'è la zonizzazione acustica?

La classificazione o zonizzazione acustica è uno strumento previsto dalla legge quadro sull'inquinamento acustico; consiste nella suddivisione del territorio comunale in zone cui sono associati limiti di rumorosità ambientale e limiti di rumorosità per ciascuna sorgente. Inoltre sono previsti limiti di attenzione che segnalano la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l'ambiente, nonchè valori di qualità da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo, mediante tecnologie e  metodiche di risanamento disponibili, al fine di realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla  legge.

·         Quali sono i riferimenti normativi principali sul rumore?

La legge quadro sull'inquinamento acustico è la legge 26 ottobre 1995, n. 447 che, assieme ai decreti attuativi emanati successivamente, definisce le competenze sia degli Enti Pubblici che compiono le azioni di ordinamento, pianificazione e controllo (Stato, Regioni, Province e Comuni), sia i parametri e i limiti per la definizione stessa dell'inquinamento acustico. Per quanto riguarda la normativa a livello europeo è possibile fare riferimento alla direttiva 2002/49, relativo alla gestione del rumore ambientale contenente gli adempimenti previsti per le città metropolitane e le infrastrutture di trasporto nella realizzazione di Mappature Acustiche Strategiche e gli appositi Piani d'Azione, nonchè alla direttiva 2000/14 (recepita  in italia come D.L. n.262 del 4 settembre 2002), concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine  ed attrezzature destinate ad operare all'aperto. La direttiva 2000/14, infine, mira a ridurre l'inquinamento acustico agendo sulla sorgente.

Compiti di ARPAL:

·         Con quali modalità Arpal controlla l'inquinamento acustico?

Nel controllo dell'inquinamento acustico, l'Agenzia per l'Ambiente garantisce il supporto tecnico agli Enti, soprattutto i Comuni, che detengono le relative competenze amministrative. Le province hanno la titolarità del controllo delle sorgenti di interesse sovracomunale, approvano le classificazioni acustiche comunali ed i piani di risanamento comunali, gestiscono campagne di misura nel territorio. Per conto delle Province i presidi provinciali dell'ARPAL partecipano alla redazione dei pareri per la classificazione acustica dei Comuni e svolgono indagini di misura sul territorio e, quando necessario, svolgono specifiche attività di controllo. I Comuni hanno i seguenti compiti: attività di controllo sulle sorgenti fisse e mobili; adozione della classificazione acustica comunale; redazione del piano di risanamento comunale e sua realizzazione; approvazione dei piani di risanamento aziendali; esame delle valutazioni di impatto acustico ambientale e di clima acustico per le nuove attività e per i nuovi insediamenti; rilascio di autorizzazioni in deroga per le attività temporanee; effettuazione di campagne di misura; adozione del regolamento comunale concernente le attività rumorose. L'ARPAL, in base alle richieste dei Comuni, esegue i controlli di cui sopra, effettua le campagne di misura, esprime pareri sui documenti tecnici sopra elencati. Inoltre, ARPAL partecipa ai lavori della commissione aeroportuale che sovrintende la gestione delle procedure antirumore degli aeroporti.

·         Cosa fa ARPAL per prevenire o risanare le situazioni di elevato inquinamento acustico?

Per prevenire o risanare le situazioni di elevato inquinamento acustico, ARPAL svolge attività di diverso tipo: controllo, su richiesta dei Comuni, dei livelli di rumore (relazione fonometrica), onde verificare il rispetto dei limiti di legge; supporto tecnico agli enti locali sotto forma di pareri su attività temporanee; pareri su impatto acustico e clima acustico, indicazioni su regolamenti comunali inerenti l’acustica ambientale partecipazione a commissioni (es. pubblico spettacolo) afferenti l'inquinamento acustico, supporto alla Regione nella redazione della normativa regionale sul rumore.

Esempi pratici:

·         Cosa deve fare un cittadino quando ritiene di trovarsi in una situazione di "inquinamento acustico"?

Una volta appurato che il caso in questione non ricada in un contesto di regolamentazione condominiale, comunale, civilitstico o penale, il cittadino può segnalare il problema all'autorità amministrativa competente, cioè, nella maggioranza dei casi, al Comune. L'ufficio comunale competente, stabilite le posizioni autorizzative delle sorgenti sonore sotto esame, provvede a svolgere gli accertamenti amministrativi; detti accertamenti potrebbero richiedere rilevazioni strumentali, per effettuare le quali il Comune può incaricare ARPAL. I tecnici di ARPAL effettueranno misurazioni presso l'Azienda responsabile e presso l'abitazione del segnalante. Le misurazioni saranno effettuate sia in concomitanza dell'immissione sonora lamentata, sia in sua assenza. Gli accertamenti possono dar luogo all'archiviazine della pratica, alla contestazione di una sanzione amministrativa, ad una eventuale denuncia penale, alla formulazione di un provvedimento ingiuntivo di competenza comunale, atto a far rientrare nei limiti di legge le immissioni sonore determinate dalla sorgente indagata.

·         I miei vicini sono estremamente rumorosi, impedendomi di fatto di vivere tranquillamente. Posso chiedere ad ARPAL la misura del rumore che producono? Quanto mi verrebbe a costare?

Il caso menzionato ricade o nell'ambito penale o in quello civilistico. Il fenomeno sonoro dichiarato, in ogni caso, non è assoggettabile a procedure di misurazione (v. risposta a domanda "Cosa si intende per inquinamento acustico"). ARPAL, quindi, non ha competenze in merito, ad eccezione di eventuali incarichi conferiti dalla Magistratura.

·         Qualora venga verificato il superamento dei limiti consentiti, chi ha la responsabilità di far rispettare le leggi in materia di inquinamento acustico?

I provvedimenti, di carattere amministrativo, conseguenti al non rispetto dei limiti di legge sono di competenza del Comune; tale Amministrazione infatti, essendo titolare delle attività di vigilanza e controllo, provvede ad espletare le funzioni inerenti l’erogazione delle sanzioni e all’eventuale emissione di ordinanze sindacali nei confronti dei soggetti trasgressori.

·         Quali garanzie ho che l'inserimento di nuove attività rumorose avvenga in maniera oculata?

Ai sensi di Legge, ogni nuova attività deve essere sottoposta a valutazione di impatto acustico e deve dimostrare il rispetto dei valori limite, per quella specifica area, stabiliti nel piano comunale di zonizzazione acustica. Diversamente l’attività non può essere autorizzata.

·         Nelle vicinanze della mia abitazione è presente un esercizio pubblico; gli avventori, alla fine della serata, si soffermano in strada, disturbando il mio riposo notturno con schiamazzi e grida. Posso chiedere che ARPAL controlli l'inquinamento acustico?

Le situazioni di disturbo, in ambiente esterno, riconducibili a schiamazzi oppure a rumorosità legata ad abitudini comportamentali poco civili, o all’interno di un ambiente abitativo, relative alla rumorosità non connessa ad attività produttive, commerciali, professionali o assimilabili, sono regolamentate dall’art. 659 comma 1 del Codice Penale “Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone”. Per segnalare tali situazioni e richiedere un intervento occorre rivolgersi alle competenti Autorità (Polizia Locale, Polizia di Stato, Carabinieri).

·         Vorrei sapere qual è il livello di decibel consentito durante lo svolgimento di piano bar e sagre comunali, che si svolgono nelle immediate vicinanze di un centro abitato, e come si può richiedere una misurazione di decibel.

I limiti sono stabiliti dal Dpcm 14/11/97. Per le attività temporanee rumorose, il comune può rilasciare deroghe. Per poter rispondere in modo soddisfacente occorre, quindi, conoscere i contenuti dei provvedimenti organizzatori. L'autorità competente al controllo è il Comune; questi può avvalersi, per le misurazioni, di ARPAL.

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