Alla luce di quanto sopra, è sempre più condivisa la considerazione che la prevenzione, finalizzata alla tutela della salute, non possa prescindere dalla tutela dell'ambiente. Per poter elaborare politiche di prevenzione che integrino, in particolare, aspetti ambientali e sanitari per la tutela della salute pubblica, è necessario intraprendere un processo conoscitivo multidisciplinare e un approccio trasversale ai temi oggetto di indagine.
Con l’obiettivo principale di ridurre significativamente le patologie causate dai fattori ambientali in Europa, l’Unione Europea (UE) ha pertanto adottato la strategia Europea per l’Ambiente e la Salute della Commissione Europea (COM 338 del 2003) e l’Action Plan (2004-2010) conseguente, che stabiliscono, come priorità, strategie mirate per l’ambiente e la salute e, in particolare, lo sviluppo di informazioni integrate finalizzate all’individuazione delle correlazioni esposizione-effetto e del carico di malattie derivanti da determinanti ambientali.
L’azione di ARPAL, incentrata principalmente sul controllo ambientale, nel corso degli anni, ha prestato maggior attenzione al tema sanitario allineandosi pertanto con le numerose direttive europee, sostenuta, anche dal punto di vista normativo, di operare per "la prevenzione e promozione della sicurezza collettiva, perseguendo l’obiettivo della massima integrazione programmatica e tecnico-operaiva nell'individuazione e nella rimozione dei fattori di rischio per l’uomo e per l’ambiente” (art. 1, comma 1, Legge Regionale 4 agosto 2006, n. 20 ordinamento dell’ARPAL).