monitoraggio 2001-2007
Monitoraggio ministeriale e regionale dal 2001 al 2006
In figura sono riportate le stazioni di monitoraggio 2001-2006. In rosso sono evidenziate le stazioni di interesse “ministeriale”, in verde le stazioni “aggiuntive” di interesse regionale, individuate in ottemperanza al D.Lgs. 152/99.
Descrizione sintetica dell’attività/ obiettivi:
Il Monitoraggio consiste in una serie di campionamenti ed analisi effettuati su acque, fondali ed organismi del mare costiero prospiciente la Regione Liguria.
Tale attività, di iniziativa ministeriale, è stata svolta parallelamente in tutte le regioni costiere italiane dal 2001 al gennaio 2007. A causa di una sospensione di finanziamenti l’attività nel 2007 è stata interrotta; si è ripreso poi il monitoraggio per un anno, da agosto 2008.
I fini prioritari sono stati:
- valutare lo stato di qualità ambientale di aree particolarmente sottoposte ad impatti antropici e di altre caratterizzate da alti gradi di naturalità;
- raccogliere in una banca dati tutti i risultati ottenuti e metterli a disposizione, con modalità differenti, di vari utenti (sia a livello nazionale, presso la banca dati del Ministero dell’Ambiente, sia nel Sistema Informativo Regionale dell’Ambiente della Regione Liguria).
Inoltre, a garanzia dell’omogeneità e della comparabilità dei dati prodotti nell’ambito della realizzazione del programma di monitoraggio, sono state effettuate:
- messa a punto e distribuzione a tutte le regioni delle metodiche analitiche di riferimento per le analisi previste;
- applicazione e valutazione su scala nazionale delle metodiche di nuova introduzione;
- ottimizzazione del livello delle conoscenze degli operatori periferici, attraverso un programma di formazione incentrato sia sulla didattica delle metodiche analitiche di nuova introduzione, sia su esercizi di intercalibrazione tra i vari laboratori.
Enti coinvolti:
Il Monitoraggio è promosso, finanziato e coordinato a livello nazionale dal Ministero dell’Ambiente, è stato predisposto dai tecnici del Sistema Difesa Mare (SDM) e dell'ICRAM e successivamente discusso con: APAT - CoNISMa - ENEA- IRSA /CNR – ISS.
A livello regionale il Ministero ha stipulato le convenzioni con le regioni costiere. Regione Liguria, a sua volta ha contratto una convenzione con ARPAL affidandole l’intera esecuzione del Monitoraggio. L’Agenzia ha coordinato le attività, gestito il flusso di dati, eseguito le analisi chimiche (Dip. Prov. Genova), specialistiche sul fitoplancton e alcuni saggi ecotossicologici sui sedimenti (Dip. Prov. La Spezia); si è avvalsa inoltre del supporto di:
- OLPA (Osservatorio Ligure Pesca Ambiente) per l’esecuzione dei campionamenti
- DIPTERIS (Dipartimento per lo studio del Territorio e delle sue Risorse dell’Università di Genova - http://www.dipteris.unige.it/) per l’esecuzione delle analisi specialistiche sullo zooplancton e del carbonio organico totale nei sedimenti
- DIBIO (Dipartimento di Biologia - http://www.dibisaa.unige.it/) per l’esecuzione di altri saggi tossicologici sui sedimenti
Riferimenti normativi e attività pregresse:
Il principale riferimento normativo del monitoraggio ministeriale in atto è costituito dalla L. 979/82 “Disposizioni per la difesa del mare”, che prevede l’effettuazione di "una rete di osservazione della qualità dell'ambiente marino con rilevamento dei dati oceanografici, chimici, biologici, (...) per la lotta contro l’inquinamento e la tutela delle risorse marine".
Una prima fase di monitoraggio delle acque marino costiere liguri (affidata ad Amga s.p.a. in seguito a pubblica gara) è stata effettuata da dicembre 1997 a dicembre 2000. La seconda fase, affidata ad ARPAL, è stata pianificata sulla base dei risultati del triennio precedente, cercando di ottimizzare le attività di controllo, anche ai sensi del D.Lgs 152/99, che prescrive, tra l’altro, il controllo sistematico delle acque marine (e di sedimenti, mitili e biocenosi) con tempistica e parametri ben definiti.
Estensione spaziale:
I punti monitorati sono situati lungo l’arco costiero ligure.
In base alle realtà territoriali, e all’analisi dei dati ottenuti nei tre anni di monitoraggio precedenti, sono state individuate le aree di indagine:
- 4 sottoposte a specifiche pressioni antropiche (aree critiche):
- Area compresa tra il comune di Imperia (IM) e l’Isola di Gallinara (SV);
- Area antistante il comune di Vado Ligure (SV);
- Area compresa tra il comune di Cogoleto e quello di Genova-Cornigliano (GE);
- Area compresa tra Punta S. Pietro e il comune di Sarzana (SP);
- 1 scarsamente sottoposta ad impatti antropici, che assume in tal modo la funzione di zona di controllo:
- Area Marina Protetta “Cinque Terre”
All’interno di ciascuna di queste aree sono stati effettuati i campionamenti in più stazioni posizionate tra i 100 e i 3000 metri da riva (due o tre, a seconda della profondità del fondale) disposte perpendicolarmente alla linea di costa.
Il Monitoraggio regionale: le 14 aree aggiuntive
Parallelamente a questo Programma di Monitoraggio di iniziativa ministeriale, Regione Liguria ed ARPAL hanno concordato, a partire dal 2001, l’esecuzione di ulteriori campionamenti in 14 zone, ottenendo così una fitta rete di controlli di frequenza stagionale, in ottemperanza a quanto previsto dal D.Lgs. 152/1999 (ora abrogato dal D.Lgs. 152/06). Anche questa attività si è conclusa nel 2006; dal 2007 infatti è stato attivato un nuovo monitoraggio regionale, ma corrispondente alle indicazioni del sopraccitato D.Lgs. 152/06.
Stazioni di monitoraggio:
Monitoraggio di iniziativa ministeriale | Aree critiche
|
|
Area “di controllo” | 5. Punta Mesco (Cinque Terre-SP) | |
14 aree aggiuntive (D.Lgs 152/99) |
|
Parametri rilevati:
Cosa si controlla | Ogni quanto | |
Nelle aree di monitoraggio di iniziativa ministeriale | acque | 2 volte al mese |
sedimenti | 2 volte all’anno | |
mitili | 2 volte all’anno | |
posidonia o altre biocenosi | 1 volta all’anno | |
Nelle 14 aree aggiuntive (D.Lgs 152/99) | acque | 4 volte all’anno (stagionalmente) |
sedimenti | 1 volta all’anno | |
mitili | 2 volte all’anno |
In dettaglio, per ogni matrice ambientale vengono rilevati i seguenti parametri:
acque | - temperatura, salinità, pH, ossigeno disciolto, trasparenza, clorofilla - nutrienti (composti dell’azoto, del fosforo, silicati) - plancton - enterococchi (stagionalmente) |
sedimenti | - granulometria - composti organoclorurati - metalli pesanti - idrocarburi Policiclici Aromatici - carbonio organico totale - composti organostannici (TBT) - saggi biologici (Vibrio fischeri e Paracentrotus lividus) - spore di clostridi solfitoriduttori |
mitili | - composti organoclorurati - metalli pesanti - idrocarburi Policiclici Aromatici - composti organostannici (TBT) |
biocenosi | - biocenosi a Sabbie Fini Ben Calibrate: lista specie - posidonia oceanica: densità fogliare, lepidocronologia, fenologia, marcaggio del limite inferiore |