
Questa mattina poco prima delle 4 si è schiuso anche l’ultimo nido di tartaruga, ad Alassio, presso lo stabilimento Iris. Al momento sono 69 le tartarughine che hanno raggiunto il mare con un po’ di fatica a causa del forte inquinamento luminoso da terra. Molti esemplari hanno impiegato tempo prima di intraprendere il corridoio appositamente predisposto nei giorni scorsi e fare l’ingresso in acqua.
Il Gruppo Ligure Tartarughe (GLIT) ricorda che l’inquinamento luminoso ha un impatto importante durante l’emersione dal nido e il raggiungimento del mare. I piccoli esemplari, infatti, sono attratti normalmente dai riflessi del cielo notturno sulla superficie marina che li guida fino al mare e all’ingresso in acqua. Se nelle vicinanze del nido ci sono forti sorgenti luminose a terra, le tartarughine invece di dirigersi verso il mare si dirigeranno verso terra con esiti letali.
A seguire l’evento di schiusa, sono presenti i biologi dell’Ass. Delfini del Ponente, in contatto con il Gruppo Ligure Tartarughe. Il monitoraggio continuerà nelle prossime ore.
Il nido era stato individuato lo scorso 30 luglio quando una volontaria dell’Associazione Delfini del Ponente durante il monitoraggio delle spiagge aveva individuato delle tracce sulla sabbia e aveva attivato la procedura per la verifica del nido allertando la Guardia Costiera.
Prosegue contemporaneamente il monitoraggio del nido di Laigueglia, presso i bagni Lido, condotto dall’associazione Delfini del Ponente. Questa mattina sono nate altre 8 tartarughe.
La gestione dei nidi è affidata al Gruppo Ligure Tartarughe – Acquario di Genova, coordinatore, Arpal, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e Università di Genova.

Dopo 2 mesi esatti dalla deposizione è iniziata ieri la schiusa del secondo nido di tartaruga a Laigueglia, presso lo stabilimento Lido, con la nascita al momento di circa 75 tartarughe.
A seguire l’evento, monitorando che la fuoriuscita dei piccoli e il loro tragitto fino al mare proceda regolarmente, sono presenti i biologi dell’Ass. Delfini del Ponente, in contatto con il Gruppo Ligure Tartarughe (GLIT).
Il monitoraggio continuerà nelle prossime ore.
Il nido era stato individuato il 25 luglio, grazie alla segnalazione di una volontaria dell’Associazione Delfini del Ponente che aveva notato delle tracce sulla sabbia e aveva attivato la procedura per la verifica del nido.
Solo due giorni fa è stato ufficialmente chiuso il primo nido di Laigueglia, presso i bagni Aurora, in cui sono state trovate 104 uova di cui 99 schiuse e 5 non schiuse, con una percentuale di successo del 95%.
Prosegue il monitoraggio anche dell’ultimo nido ligure, quello di Alassio, condotto dal GLIT con la fondamentale collaborazione dell’associazione Delfini del Ponente.
La gestione dei nidi è affidata al Gruppo Ligure Tartarughe – Acquario di Genova, coordinatore, Arpal, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e Università di Genova.

Si è concluso ufficialmente il primo nido di tartaruga di Laigueglia, presso i bagni Aurora, con l’ispezione condotta nel tardo pomeriggio di ieri da parte dei biologi e naturalisti dell’Acquario di Genova e di Arpal, a nome del Gruppo Ligure Tartarughe, e dei biologi dell’Associazione Delfini del Ponente.
Durante l’ispezione, è stata trovata una piccola tartaruga viva fuori dall’uovo che, dopo le misurazioni, è stata posta sulla sabbia e ha fatto il suo ingresso regolare in mare. In tutto, nel nido sono state trovate 104 uova di cui 99 schiuse e 5 non schiuse, con una percentuale di successo del 95%.
Il Gruppo Ligure Tartarughe desidera ringraziare l’associazione Delfini del Ponente, con i suoi biologi e volontari, per la fondamentale collaborazione nel monitoraggio e presidio del nido, il Comune di Laigueglia, i gestori dei bagni Aurora, la Guardia Costiera per il supporto fornito in questi due mesi.
Nel frattempo, a Imperia Borgo Marina, nei giorni scorsi, è nato anche l’ultimo individuo di tartaruga dall’uovo trovato vitale nel corso dell’ispezione della scorsa settimana, concludendo quindi anche questo nido. Il bilancio finale del nido sale a 56 tartarughe.
Continua il monitoraggio sugli ultimi due nidi liguri a Laigueglia e Alassio, in collaborazione con l’associazione Delfini del Ponente.
La gestione dei nidi è affidata al Gruppo Ligure Tartarughe – Acquario di Genova, coordinatore, Arpal, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e Università di Genova.

Il Gruppo Ligure Tartarughe annuncia ufficialmente la chiusura dei nidi di Caretta caretta a Sarzana e Riva Ligure; mentre nel nido di Imperia Borgo Marina è stato ritrovato un uovo ancora vitale.
Sarzana
A Sarzana l’apertura del nido, situato nei pressi dello stabilimento Odessa, è stata condotta nel pomeriggio di lunedì 15 da Arpal, a nome del Gruppo Ligure Tartarughe, alla presenza dei referenti del parco di Montemarcello-Magra-Vara e della Società Naturalistica Spezzina, dei volontari e dei concessionari dei bagni Odessa.
L’esito dell’ispezione del nido ha portato all’individuazione di 74 uova in totale, di cui 4 piccole tartarughe trovate vive nel nido durante l'ispezione e accompagnate al mare. In totale sono nati 53 individui con un tasso di successo di schiusa del 71,6%. Nelle altre uova si è riscontrata l’interruzione dello sviluppo degli embrioni.
Il Gruppo Ligure Tartarughe ringrazia il Parco Montemarcello-Magra-Vara, la Società Naturalistica Spezzina e i volontari per il monitoraggio del nido, oltre al Comune di Sarzana, alla Guardia Costiera e ai gestori dei bagni Odessa per la collaborazione e il prezioso supporto.
Riva Ligure e Imperia Borgo Marina
A Riva Ligure e Imperia Borgo Marina l’apertura dei nidi è stata condotta da Acquario e Università di Genova, a nome del Gruppo Ligure Tartarughe, nel tardo pomeriggio del 16, alla presenza dei biologi e dei volontari dell’Ass. Delfini del Ponente che ha supportato l’attività tecnico-scientifica del GLIT, sia nel presidiare il nido, sia per le attività di divulgazione e sensibilizzazione.
A Riva Ligure l’ispezione del nido, situato nella spiaggia libera, si è svolta dopo 8 giorni dalla prima emersione. Sono state individuate 88 uova di cui 5 uova non schiuse, 3 uova aperte con gli esemplari morti all’interno e 2 tartarughine vive che sono state accompagnate al mare. In totale sono 80 le tartarughe nate con un tasso di successo di schiusa pari al 91%.
Nel nido di Imperia Borgo Marina, situato nei pressi dello stabilimento Conca d’Oro, la schiusa del nido era iniziata il 6 settembre. Al momento dell’ispezione le uova ritrovate nel nido sono state 65, di cui 8 uova non schiuse, 1 uovo aperto con l’esemplare morto al suo interno e 1 un uovo ancora vitale che, seguendo le linee guida del Ministero, è stato ricollocato nel nido e sarà monitorato da remoto per le prossime 72 ore. In totale sono nate al momento 55 tartarughe.
Uno speciale ringraziamento va ai biologi e ai volontari dell’Ass. Delfini del Ponente, alla Guardia Costiera, ai Comuni di Riva Ligure e Imperia, a gestori e lavoratori dei bagni Conca d’Oro di Imperia Borgo Marina, per il supporto e la collaborazione.
Prosegue il monitoraggio sugli ultimi tre nidi a Laigueglia e Alassio, condotto dal GLIT in collaborazione con l’associazione Delfini del Ponente. Nel nido di Laigueglia presso i Bagni Aurora, in cui è ancora in corso la schiusa, sono emerse 2 tartarughe ieri sera e altre 2 la sera precedente.
La gestione dei nidi è affidata al Gruppo Ligure Tartarughe – Acquario di Genova, coordinatore, Arpal, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e Università di Genova.

Domani, mercoledì 17 settembre, alla Stazione di Biologia Marina di Pirano (Slovenia), si terrà l’evento conclusivo del progetto europeo Life PINNA, di cui Arpal è capofila.
Life PINNA ha avuto l’obiettivo di studiare e tutelare Pinna nobilis, la grande nacchera del Mediterraneo minacciata da una grave epidemia, attraverso azioni di ricerca, riproduzione controllata e strategie di conservazione condivise con partner internazionali.
La giornata prevede la proiezione del documentario dedicato al progetto, un workshop tecnico sul ripopolamento della specie in diverse aree del Mediterraneo e una sessione di governance su come trasformare i risultati in azioni concrete di tutela.
Per Arpal parteciperanno Sonia Albanese, Alessandro Dagnino, Maria Grazia Pizzoni e la coordinatrice Daniela Caracciolo.
Con questo appuntamento si chiude un percorso impegnativo e innovativo, che lascia strumenti e conoscenze preziose per la biodiversità marina.
➡️ È possibile seguire l’evento anche in diretta streaming al seguente link:
Collegati su Zoom
Meeting ID: 884 4186 4965
Passcode: 123456
Chi non lo avesse ancora fatto può registrarsi all’evento, sia per la partecipazione in presenza sia per quella via streaming.
Maggiori informazioni sul progetto: Life PINNA – ARPAL Liguria

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