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La Liguria possiede oltre 350 km di costa, su cui insistono un denso insediamento abitativo e produttivo, nonché una diffusa portualità. L’ambiente marino costiero ligure è caratterizzato da un litorale molto vario che ospita ambienti meritevoli di salvaguardia e una preziosa biodiversità, dalle praterie di Posidonia oceanica al coralligeno, senza dimenticare il prospiciente Santuario dei Cetacei.
Su incarico di Regione Liguria, alla quale la legge italiana affida il monitoraggio dell’ambiente marino costiero locale, l’Agenzia effettua tre diversi tipi di controllo sulla qualità del mare:
- Monitoraggio dell’ecosistema costiero (D.Lgs.152/06), comprendente controlli su acque, sedimenti, ed indicatori biologici quali le praterie di Posidonia oceanica, i popolamenti macroalgali delle coste rocciose, il macrobenthos dei fondi mobili, al fine di arrivare ad una classificazione di qualità dei 26 tratti in cui è stata divisa la costa ligure.
- Controllo delle acque destinate alla balneazione (D.Lgs.116/08), effettuato con cadenza mensile da aprile a settembre in 376 punti lungo la costa ligure.
- Controllo delle acque destinate alla molluschicoltura, nelle due aree marine liguri designate per tale pratica: l'area della diga foranea del Golfo della Spezia e quella compresa tra Portovenere e l'Isola Palmaria. In entrambi questi siti si effettuano periodici controlli sulla qualità dell'ambiente marino tramite analisi delle acque e della polpa dei mitili.
ARPAL, inoltre, è stata ed è frequentemente impegnata in progetti specifici in ambito marino, quali la bonifica di siti contaminati, il monitoraggio del dragaggio di siti portuali , la bonifica del relitto Haven, lo studio del particolare habitat denominato beach-rock, la risposta ad eventuali emergenze sanitarie, come nel caso delle fioriture della microalga Ostreopsis ovata.
Nello svolgimento di tali attività, ARPAL collabora abitualmente con organismi attivi in campo marino in ambito nazionale, come il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero della Salute, le Capitanerie di Porto, e vari Istituti scientifici di riferimento come l’Istituto Superiore per la Ricerca Applicata (ISPRA), l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), il CNR, l’ENEA. In ambito ligure, sono attive collaborazioni con l’Osservatorio Ligure Pesca e Ambiente, le Autorità Portuali di Genova, La Spezia e Savona, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, i Carabinieri Subacquei, l’Acquario di Genova, vari Dipartimenti dell’Università di Genova, alcune Aree Marine Protette.
E’ importante sottolineare che tutti i dati prodotti durante i monitoraggi vengono elaborati e inseriti nel Sistema Informativo Regionale SIRAL, accessibile sia agli addetti ai lavori che al pubblico.
Referente:
R.M. Bertolotto - Responsabile Attività Specialistiche