monitoraggio delle attività di dragaggio del porto di Genova
Il Porto di Genova occupa una superficie complessiva pari a circa 7 milioni di metri quadrati e si estende ininterrottamente per 20 chilometri lungo una fascia costiera protetta da dighe foranee, che parte dal bacino del Porto Antico, in corrispondenza del centro storico della città, fino al suo estremo di ponente, in corrispondenza della delegazione di Voltri.
Per contrastare il progressivo accumulo di detriti drenati al mare dai torrenti Bisagno e Polcevera e dai numerosi rii che sfociano all’interno degli specchi acquei del Porto, l’Autorità Portuale di Genova ha avviato una attività di escavo del Bacino Portuale che interessa circa 3.000.000 m3 di sedimento da dragare, al fine di garantire o ripristinare battenti d’acqua tali da garantire il transito di navi mercantili di elevato tonnellaggio e l’attracco delle più moderne navi da crociera.
Le attività di movimentazione di sedimenti inquinati, come quelli di un porto, possono determinare numerosi effetti negativi sia sul comparto abiotico sia su quello biotico. Durante le operazioni di dragaggio del sedimento di fondo parte di esso va inevitabilmente in sospensione creando una “plume” di torbida che è necessario monitorare per impedirne la diffusione nell’ambiente circostante.
La strategia di monitoraggio adottata ha previsto la caratterizzazione preliminare chimico-fisica dei sedimenti e lo svolgimento di campagne di “bianco” ante operam con l’obiettivo primario di comprendere la situazione di base della colonna d’acqua all’interno di tutto il bacino portuale e l’andamento delle correnti. Le informazioni acquisite durante le fasi di caratterizzazione e di “bianco” hanno permesso di strutturare un monitoraggio mirato a discriminare se e quanto una eventuale variazione delle caratteristiche della colonna d’acqua possa essere imputata alle attività di dragaggio o ad altri fattori (apporti fluviali, risospensione indotta dal traffico portuale, ecc.).
Durante le operazioni di dragaggio le attività di monitoraggio sono state strutturate a diversa scala spaziale e temporale:
- MONITORAGGIO A SCALA del SISTEMA, da effettuare con cadenza regolare, durante le diverse fasi del monitoraggio, per il controllo delle alterazioni a medio e lungo termine:
- prelievi di acqua e sedimento in stazioni poste nelle aree limitrofe ed esterne al porto (o in aree sensibili)
- ridotte frequenze di monitoraggio
- MONITORAGGIO A SCALA dell’EVENTO (di scavo o refluimento) per il controllo, a breve termine, delle fluttuazioni dei sedimenti in sospensione:
- stazioni poste all’interno del porto
- alte frequenze di monitoraggio
- MONITORAGGIO CONTINUO mediante posizionamento di strumentazione fissa (sonde multiparametriche, torbidimetri, correntometri) in modalità di registrazione autonoma e permanente alle imboccature del porto, per segnalare fuoriuscite significative di materiale.
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Correntometro orizzontale | Sonda con torbidimetro e correntometro verticale |
Come stabilito nella convenzione stipulata con Autorità Portuale (D.D.G. n.88 del 06/03/2008, Allegato 1), per l’intero programma di monitoraggio sono state affidate ad ARPAL le seguenti attività:
- Pianificazione dell’attività, di concerto con gli altri soggetti coinvolti;
- Coordinamento delle attività previste nei due Piani di monitoraggio della attività di dragaggio e refluimento dei sedimenti portuali in cassa di colmata di Calata Bettolo e di Calata Derna;
- Organizzazione di riunioni periodiche con Autorità Portuale e Regione Liguria per aggiornamenti su tempistiche ed eventuali problemi;
- Esecuzione delle analisi chimiche previste su acque, particellato sospeso e sedimenti;
- Validazione dei dati prodotti in laboratorio, elaborazione dei risultati, inserimento dei dati prodotti da ARPAL nella banca dati prevista dal Piano e realizzata da Dip.Te.Ris.;
- Controllo dello svolgimento delle attività secondo quanto previsto dai piani approvati;
- Comunicazione ufficiale a Dip.Te.Ris.ed a ISPRA dell’inizio delle attività in tutte le fasi di lavoro;
- Segnalazione tempestiva alle Autorità Competenti di eventuali anomalie riscontrate durante le attività di dragaggio, con indicazioni tecniche delle azioni correttive da adottare;
- Stesura della relazione finale dell’intera attività di monitoraggio.
(foto Capello - DIPTERIS)