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Il termine "suolo" viene ampiamente utilizzato in diversi ambiti e con diversi significati.
Il suolo, secondo la definizione proposta dalla Soil Conservation Society of America (1986) è un corpo naturale costituito da particelle minerali ed organiche che si forma dall'alterazione fisica e chimico-fisica della roccia e dalla trasformazione biologica e biochimica dei residui organici. Capace di sostenere la vita delle piante, è caratterizzato da una atmosfera interna, da una flora e da una fauna determinate e da una particolare economia dell'acqua. Rappresenta il mezzo di interazione dinamica tra atmosfera, litosfera, idrosfera e biosfera.
Il suolo è, quindi, un sistema complesso in continuo divenire che comprende una matrice di costituenti organici e minerali con circolazione di aria ed acqua nei pori; l'arrangiamento strutturale di questi componenti determina una grande variabilità di suoli. Inoltre nel suolo vivono miliardi di microrganismi, che hanno concorso alla pedogenesi e concorrono a regolare la fertilità, formando ed assicurando al terreno i requisiti di supporto nutritivo idoneo alla vegetazione.
Nel presente contesto, il termine si riferisce indifferentemente alle matrici ambientali suolo, terreno, sottosuolo e rocce, su cui ARPAL, nell'ambito dei propri compiti istituzionali, è tenuta o può essere chiamata ad effettuare campionamenti e analisi, ma anche al significato più ampio di territorio tipicamente per le attività a supporto degli Enti competenti.
La norma nazionale di riferimento è ancora una volta il D.Lgs. 152/06, che tratta del suolo in numerose parti della norma, a seconda dei vari significati sopra ricordati. La L.R. 20/06 (Nuovo ordinamento dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente Ligure e riorganizzazione delle attività e degli organismi di pianificazione, programmazione, gestione e controllo in campo ambientale) individua le competenze di ARPAL in materia. In base all'art. 4 (Funzioni, attività e compiti istituzionali di ARPAL) "L'ARPAL svolge i compiti e le attività tecnico-scientifiche di interesse regionale (...) a supporto della Regione e degli Enti locali per la protezione dell'ambiente e della natura, per la tutela delle risorse idriche, della difesa del suolo, per la protezione civile, nonché per la prevenzione e promozione della salute collettiva e della sicurezza". Inoltre, l'art.32 (Rete di monitoraggio dei versanti regionali – REMOVER) stabilisce che: "La rete di monitoraggio regionale dei versanti monitora i fenomeni di instabilità di versante ai fini della programmazione e del controllo degli interventi di difesa del suolo". Sempre la stessa legge regionale elenca, infine, tra le Attività istituzionali obbligatorie, "sopralluoghi, campionamenti, misure, acquisizione di notizie e documentazioni tecniche ed altre forme di accertamento in loco, ai fini del controllo dei fattori fisici, chimici, geologici, idrogeologici, biologici, di inquinamento acustico ed elettromagnetico, dell'aria, dell'acqua e del suolo, ivi compresi quelli sull'igiene ambientale".
Visti i diversi significati del termine, le attività di ARPAL in materia di suolo sono molteplici: a titolo di esempio, le diverse strutture dell'Agenzia possono svolgere campionamenti e analisi di terreni nell'ambito dei procedimenti di bonifica, rilevamenti e analisi geologico-strutturali, compresi campionamenti di rocce e prodotti di estrazione delle cave, a supporto degli uffici regionali o delle aziende sanitarie locali, ai fini della valutazione del rischio amianto-correlato, misure inclinometriche di spostamenti di porzioni di versante, nell'ambito della Rete regionale REMOVER, rilievi topografici con strumentazione Laser Scanner.
Referente:
Direzione Scientifica